Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ranieri: «Distrutto dal dolore Giusto lasciare spazio a una vera e propria divinità»
NAPOLI «È giusto lasciare il campo al genio, alla divinità. Mi scuso con tutti, sono mortificato, ma abbiate pietà, capite il mio dolore, la notizia della morte di Diego mi ha devastato». È un Massimo Ranieri molto provato quello apparso ieri pomeriggio per un attimo nel corso di una conferenza stampa digitale per presentare il suo nuovo album «Qui e adesso», che si è invece trasformata nell’annuncio della defezione del suo attesissimo e pubblicizzatissimo show della Rai, intitolato come il disco, il cui debutto sarebbe dovuto andare in onda proprio ieri in prima serata. E invece... «Al posto suo - ha detto Ranieri - è stato deciso di mandare su Rai 3 proprio il documentario su Maradona ed è giusto che sia così, per dare spazio a questo campione».
L’ex scugnizzo di Santa Lucia, cantante, attore, showman completo, addoloratissimo, rende così omaggio allo scugnizzo argentino adottato da sempre e per sempre dal popolo di Napoli. Ranieri avrebbe dovuto presentare il nuovo lavoro discografico, che celebra i l suo mezzo secolo di carriera artistica, che contiene 17 brani tra inediti ed editi, frutto della collaborazione con Gino Vannelli. E avrebbe dovuto dedicare uno spazio a coté anche al suo programma tv. Ma, dopo una serie di incidenti tecnici, spiazzando anche il suo staff della comunicazione e disattendendo la massima «the show must go on», ha rimandato il suo impegno. Per lutto.
«Ero a teatro - ha raccontato l’artista partenopeo - e la notizia mi ha segato le gambe. Ho sperato tanto, fino all’ultimo, che fosse una fake news. Ora ho realizzato che Diego non c’è più e sto pagando lo sforzo fatto ieri (giovedì, ndr) di portare a termine le registrazioni della terza puntata. Abbiamo provato, ma è stato uno sforzo emotivo, fisico, psicologico enorme e ora ne porto le conseguenze. Devo comunque tornare a teatro per le prove e lo faccio con la morte nel cuore. Non ce la faccio a parlare. Scusatemi». Parole confermate ai tg Rai anche per giustificare la mancata messa in onda del suo show, sostituito dal documentario sul Pibe de Oro intitolato semplicemente «Diego Maradona» del regista londinese Asif Kapadia che lo stesso Ranieri, con le lacrime agli occhi, ha voluto presentare. La prima puntata di «Qui e adesso» dal teatro Sistina di Roma, slitterà di una settimana, a giovedì 3 dicembre. Intanto da stamattina, oltre al suo album «Qui e adesso», è disponibile in edicola il primo di 16 suoi dischi del cofanetto omaggio ai suoi 50 anni di straordinaria carriera, con contenuti inediti e fotografie rare: «Massimo Ranieri» del 1970, che contiene evergreen come «Rose rosse» e «Se bruciasse la città».