Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Io, sua segretaria negli anni d’oro E non l’ho potuto aiutare»

- Titti Beneduce

NAPOLI «Ho un solo rimpianto: non aver potuto salutare Diego negli ultimi anni. Quando gli telefonavo rispondeva­no persone che mi assicurava­no: sì, tranquilla, glielo dico. Invece non gli dicevano niente. Non sapevano che c’era chi gli voleva bene davvero, in maniera disinteres­sata». Lourdes Cecilia Pagni è stata la segretaria tuttofare di Maradona dal 1984 al 1990: teneva i rapporti con i giornalist­i e con gli sponsor, gli organizzav­a le ospitate e le feste private. È ancora frastornat­a per la notizia della sua morte.

Signora Pagni, quando ha conosciuto Maradona?

«Nell’estate del 1984, quando è arrivato a Napoli. Alcuni amici che vivevano qui mi avevano detto che il suo manager dell’epoca, Cyterszpil­er, cercava una segretaria che parlasse spagnolo. Io sono bilingue e mi proposi. Fui assunta. Mi trasferii da Brescia a Napoli».

Che impression­e le fece il campione quando lo conobbe?

«Tra noi si creò subito un feeling. Era una persona cordiale, ma soprattutt­o rispettosa del lavoro altrui».

Alcuni anni fa in un’intervista lei ha raccontato che Maradona faceva beneficenz­a di nascosto...

«Era molto discreto. Andava a far visita ai bambini ricoverati negli ospedali ma esigeva che fossero solo loro a incontrarl­o, non i familiari o il personale medico. Una volta che trovò degli adulti risalì in macchina e andò via. Andò anche a visitare i giovani ospiti del Filangieri, il carcere minorile».

Proprio in quegli anni, tuttavia, mentre da un lato era tanto impegnato nel sociale, dall’altro frequentav­a personaggi poco raccomanda­bili, come i fratelli Giuliano.

«Sarà vero, è vero perché esistono le fotografie e le abbiamo viste, ma io di questo non ho nessun ricordo. La mia memoria non ha trattenuto nulla».

Che rapporto ha avuto con lui durante il periodo in cui era la sua segretaria?

«Quando chiuse la sua società, la

Maradona Production, la mia sede di lavoro diventò una stanza sullo stesso pianerotto­lo dei Maradona, in via Scipione Capece. Ero una di famiglia. Claudia Villafane all’epoca era ancora la compagna di Maradona, si sarebbero sposati nel 1989; ricordo che la aiutavo ad organizzar­e le feste per le bambine...».

Ho letto che nel 2017, quando Maradona venne a Napoli per incontrare dopo tanti anni Diego junior, lei non riuscì a vederlo e ci rimase male.

«Purtroppo è così, ma so che non fu lui a decidere. Diciamo che non sempre si è circondato delle persone giuste, che gli volessero bene e lo rispettass­ero».

Quando è stata l’ultima volta che lo ha incontrato?

«Nel 2005, a Cesenatico. Quell’anno guidò una scuola calcio per ragazzi assieme all’amico Salvatore Bagni, che lo ospitò nella sua villa. Lo ricordo sorridente e ottimista. Ci scattarono una foto. Se vuole gliela mando».

Era molto discreto Andava a far visita ai bambini negli ospedali ma esigeva che ci fossero solo loro non medici e familiari

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