Corriere del Mezzogiorno (Campania)
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Dopo il primo incontro sull’Agenda 2021-2027 La Campania rischierebbe di perdere 500 milioni
La Campania rischierebbe di perdere risorse per 500 milioni di euro circa ed il Mezzogiorno per quasi 2 miliardi. Nel primo incontro tra Governo e Regioni sul riparto dei fondi europei in vista della agenda 2021/2027 si sono affacciate ipotesi che non solo non convincono i presidenti del Sud, ma che addirittura minacciano seriamente di penalizzare il futuro dei meridionali nei prossimi anni. Sull’ammontare complessivo nominalmente più consistente rispetto alla passata dotazione finanziaria — parliamo di 78 miliardi, compresi i Pon, le quote di cofinanziamento e i contributi Ue — ora insisteranno ben sette regioni, e non più cinque, con l’aggiunta di Sardegna e Molise. Non finisce qui, poiché nel frattempo sono state messe in discussione anche le quote di cofinanziamento nazionale, rendendo, quindi, meno sicura la portata degli investimenti nel Mezzogiorno.
Per questo il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha lanciato l’allarme, chiedendo condivisione nella battaglia anche alle altre regioni meridionali. «È pienamente in atto un tentativo di depredare il Sud anche di risorse europee a vantaggio di realtà del Centro Nord — ha denunciato —. Questa cosa va seguita con grande attenzione. Vorrei che le realtà istituzionali del Sud imparassero a fare lobby — ha poi sottolineato — almeno per difenderci per quello che ci è dovuto, al Sud non regala niente nessuno. Cerchiamo di difenderci nelle prossime settimane».
Il tavolo di confronto, beninteso, è ancora alle prime convocazioni e le ipotesi tecniche comunicate restano, al momento, tali, avendo bisogno, poi, di ottenere una determinante e approfondita verifica politica. Ma per la Campania in particolare sarebbe un vero smacco, dato che proprio ieri l’amministrazione regionale ha fatto sapere che «con una spesa certificata di 1 miliardo e 476 milioni di euro, il Programma operativo regionale del Fondo europeo di Sviluppo regionale della Campania 2014-2020 raggiunge e supera, di 51 milioni di euro, il target fissato dall’Ue evitando qualsiasi rischio di disimpegno». La comunicazione è stata data durante la riunione del comitato di sorveglianza del Por Campania Fesr. «È stato dato atto — ha dichiarato De Luca — dell’assoluta eccellenza della
Regione nella gestione dei fondi europei. Ringrazio i responsabili della Cabina di regia regionale. L’obiettivo è ora arrivare già a marzo prossimo alla nuova programmazione 2021-2027. Ci stiamo preparando con la delibera approvata questa settimana che finanzia le progettazioni esecutive nei settori strategici. Utilizzeremo al meglio tutte le risorse per dare lavoro a un’intera generazione. Le prossime settimane — ha proseguito De Luca — saranno di battaglia dura, per sconfiggere il tentativo tuttora in atto di spostare risorse imponenti verso le regioni del Centro e del Nord. Saremo vigili per impedire quella che sarebbe una rapina clamorosa a danno delle comunità meridionali».
Durante l’incontro del Comitato di sorveglianza «è stato espresso apprezzamento per la tempestiva riprogrammazione del Por Campania Fesr per far fronte all’emergenza sociale ed economica che si è determinata con l’insorgenza dell’epidemia da Covid-19. Ciò ha consentito — hanno spiegato dalla Regione — di destinare 432 milioni di euro a favore di alcune delle misure, contenute nel Piano socio-economico della Campania, finalizzate al sostegno del settore sanitario e all’erogazione di bonus a favore di imprese e professionisti». Tra gli ambiti che maggiormente stanno contribuendo alla realizzazione del Por Campania Fesr 2014-2020 i progetti collegati al settore Ricerca e Innovazione con le iniziative legate alla lotta per le patologie oncologiche, quelle di Mobilità sostenibile (acquisto di nuovi treni e autobus e completamento delle linee metropolitane di Napoli), l’accesso al credito (Basket bond) e quelle legate al Risanamento ambientale (Regi Lagni, Litorale Domizio, fiume Sarno e Campi Flegrei).
È in atto un tentativo di depredare il Meridione (anche) di risorse europee a vantaggio del Centro e del Nord Questa vicenda va seguita con grande attenzione Vorrei che le realtà istituzionali del Sud imparassero a fare lobby