Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Cittadella giudiziaria, c’è l’intesa Risorse in arrivo dal Recovery fund
L’idea era contenuta nel bilancio sociale della Procura. Nascono aree di servizio per il personale
Il protocollo
Nei giorni scorsi messo a punto l’accordo tra i vari attori della vicenda
”
L’obiettivo del progetto è assicurare lo sviluppo e l’efficienza dell’Ufficio attraverso la tutela del benessere organizzativo, della genitorialità e della salute del personale
Del progetto di una
NAPOLI nuova cittadella giudiziaria, più moderna e funzionale, si era parlato lo scorso giugno, in occasione della presentazione del bilancio sociale della Procura. La vicenda torna ora d’attualità per due motivi: il primo è che nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa tra le istituzioni coinvolte nella realizzazione del progetto, tra cui il Ministero della Giustizia, l’Agenzia del Demanio , il Comune di Napoli e l’Ufficio centrale degli Archivi notarili, che è proprietario di uno dei due edifici occupati dalla Procura. Il secondo motivo è che i lavori, almeno in parte, potrebbero essere pagati con il Recovery fund: solo un’ipotesi al momento, come ha chiarito nel corso di un incontro informale il procuratore, Giovanni Melillo, ma non infondata.
Obiettivo del progetto è «assicurare lo sviluppo e l’efficienza dell’Ufficio attraverso la tutela del benessere organizzativo, della genitorialità e della salute del personale». Sono allo studio, in collaborazione con la Federico II, una serie di soluzioni che prevedono la realizzazione di aree di servizio per il personale: asilo nido, centro medico, mensa, palestra; aree destinate all’accoglienza e al relax; interventi per il miglioramento della logistica interna, per esempio il collegamento aereo tra la Procura e il Tribunale; un corridoio sopraelevato e coperto da realizzare in via Grimaldi consentirebbe agli addetti ai lavori di spostarsi tra i due edifici in maniera più rapida e sicura. Via Grimaldi verrebbe chiusa alle auto e trasformata in area verde: una modifica possibile in concomitanza con l’apertura della stazione della metropolitana del Centro direzionale, ora in costruzione. L’asilo nido potrebbe infine accogliere non solo i figli dei dipendenti degli uffici giudiziari, ma anche i bambini del quartiere. Certamente per la realizzazione del progetto occorreranno molti anni, ma il primo passo è stato fatto.