Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Operaio morto durante i lavori in un condominio: 4 mesi all’amministratore
La scelta della ditta per i lavori di rifacimento del lastrico solare fu presa senza tenere conto dei livelli di sicurezza garantiti ai lavoratori e proprio per questa ragione l’operaio che era al lavoro perse la vita precipitando nel vuoto. Il Tribunale di Napoli ha condannato a quattro mesi di reclusione per omicidio colposo l’amministratore di un condominio che si affaccia su salita Tarsia che, secondo il giudice Federico Somma, della VI sezione penale, non si preoccupò di accertare i livelli di sicurezza garantiti ai lavoratori. Il tragico episodio si verificò nel dicembre del 2017. La vittima si chiamava Augusto Masullo, aveva 49 anni ed era originaria di Pianura. L’uomo stava stendendo la guaina impermeabile sul terrazzo e indietreggiando precipitò nel vuoto schiantandosi su una vettura parcheggiata. Nell’ambito doi un altro procedimento tre persone sono state invece condannate a tre anni e quattro mesi per la morte di un’anziana donna, ritenuta dalla Corte d’Assise conseguenza del reato di abbandono. La nonnina, che soffriva di morbo di Alzheimer e non era autosufficiente, era ricoverata a «Casa Wojtyla», una residenza per anziani di Casoria: venne trascurata tanto da rimanere fortemente disidratata. Morì poco dopo nell’ospedale Cardarelli, dove era arrivata in seconda cura da una clinica privata. Le persone condannate sono il figlio (che era anche il suo tutore), un’operatrice socio sanitaria e il legale rappresentante della residenza per anziani.