Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Maradona avrà il suo stadio contro la Samp
Il sindaco: iter partito, ok dalla commissione
Anche dopo la sua morte Diego Maradona dà ancora un calcio molto importante, di quelli suoi ben piazzati, ma questa volta alla burocrazia che attanaglia la città. A soli cinque giorni, infatti, la Commissione Toponomastica del Consiglio comunale non solo si è riunita ma ha gia dato il suo via libera per cambiare nome al San Paolo e denominarlo «Stadio Diego Armando Maradona». Tutto in tempi di record. Fosse sempre così, al Comune di Napoli e nei suoi vari uffici, le cose in città andrebbero decisamente meglio.
Alle 9 di ieri, la riunione dela commissione in via Verdi: tutti d’accordo, ovviamente, senza indugi. La pratica è ora già nelle mani del sindaco che a sua volta ha subito convocato la commissione istituzionale per venerdì prossimo, tra tre giorni — che vede al suo interno la Soprintendenza — per definire l’iter in tempi strettissimi. De Magistris giura che già «per la prossima partita in casa», quindi Napoli-Sampdoria del 13 dicembre, «lo stadio si chiamerà Diego Armando Maradona». Si vedrà. «Ho letto le proposte alternative — ha poi puntualizzato il sindaco — ma alla fine il nome sarà stadio Diego Armando Maradona e la procedura sarà più rapida possibile. Dopo la riunione di venerdì prossima c’è poi un passaggio con il prefetto, che noi abbiamo già attivato. Ho ragione di ritenere che dalla prossima partita in casa del Napoli si possa ufficializzare il nome».
Quanto alla stazione della Metro Linea 6, «che contiamo di inaugurare a maggio», spiega sempre il primo cittadino, non solo sarà intitolata Mostra-Maradona ma al suo interno dovrebbe ospitare una mostra sul Pibe de oro, «una sorta di pellegrinaggio calcistico-turistico per Maradona». Ma non solo. Per l’ex pm è «nell’ordine naturale delle cose» una piazza o una strada intitolata al campione argentino. Un museo vero e proprio, però, «andrà realizzato all’interno dello stadio con il Napoli» per «creare un luogo in cui ci saranno fotografie, maglie e simboli ma anche video e riprese». In tal senso, sono diverse le iniziative che si stanno formando, c’è da vedere quale riuscirà a tagliare il nastro. C’è chi spera di riuscire a rilevare il Centro Paradiso di Soccavo, la «casa» di Maradona che ha fatto da sfondo a tutte le sue giornate e a milioni di foto in giro per il mondo ma che oggi versa in condizioni terribili di abbandono. Mentre il Comune pensa anche ad un monumento per Diego. Per realizzarlo, palazzo San Giacomo vuole chiamare a raccolta gli artisti di tutto il mondo per lanciare una sorta di concorso di idee e valutare anche idee su un luogo-simbolo di ubicazione del monumento che, insieme alla stazione della Metro e allo stadio, e magari anche il Museo, rappresenterebbero il riconoscimento logico di una città che da Maradona ha avuto molto, tanto, e che ora vorrebbe tributargli in maniera perpetua il suo amore enorme. Con l’auspicio che tutto ciò accada e non siano solo buone intenzioni.