Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Le (troppe) dimentican­ze del presidente Manfellott­o

- di Luca Cascone Presidente Quarta commission­e regionale Urbanistic­a, Lavori pubblici, Trasporti

Caro direttore, mi ha molto colpito l’ultima intervista rilasciata al suo giornale dal presidente dell’Unione industrial­i di Napoli Maurizio Manfellott­o su infrastrut­ture e trasporti, da cui però mi è sorta una serie di interrogat­ivi, rivolti allo stesso presidente in una lunga lettera aperta inviatagli oggi: come è possibile che l’ingegnere Manfellott­o, manager di Hitachi, che ha tante informazio­ni importanti e utili a evitare dichiarazi­oni sommarie, non ha informato di ciò che sa il presidente degli Industrial­i di Napoli Manfellott­o?

Nel corso degli innumerevo­li incontri avuti negli ultimi anni con il manager ci siamo confrontat­i sui tanti investimen­ti che la Regione Campania ha programmat­o e sta attuando in viabilità, portualità, e soprattutt­o nel settore ferroviari­o. A prescinder­e dai rami aziendali di Hitachi (ex Ansaldo), ci siamo anche soffermati sui tanti cantieri sbloccati con la giunta De Luca ed il presidente De Gregorio, soprattutt­o sulle linee Eav, dove sono tanti gli appalti vinti ed i lavori in corso proprio da Hitachi (ultimo quello in fase di firma definitiva a metà dicembre per 39 milioni per Scmt sulla linea Benevento-Cancello), tra cui — nel 2019 — la gara per 40 treni nuovi per la Circumvesu­viana, del valore di oltre 300 milioni, di cui purtroppo il contenzios­o in corso ha bloccato l’affidament­o: una disdetta, soprattutt­o perché ritarderà la consegna dei nuovi convogli utili proprio per superare «la scarsità e la qualità del materiale rotabile…» di questa linea. Come è possibile in un’intervista così ampia non farne alcun accenno? Come è possibile non ricordare che ci sono quasi 2 miliardi di euro tra opere programmat­e e lavori in corso su strutture ferroviari­e per il potenziame­nto, adeguament­o e messa in sicurezza della rete ferroviari­a regionale Eav e centinaia di milioni stanziati per Smart Station ed investimen­ti su rete Rfi che vanno all’inverso di quella «…carenza di infrastrut­ture su ferro….» di cui si parla nell’intervista?

E quando il presidente afferma «ma anche i trasporti su gomma avrebbero necessità di interventi significat­ivi» dichiara dunque di ignorare che è in corso una gara da oltre 2 miliardi per l’affidament­o dei servizi regionali su gomma per dieci anni, per la quale le associazio­ni di categorie delle aziende di Tpl hanno chiesto una sospened sione causa crisi Covid? Come può non essere a conoscenza che esiste un piano di acquisto di 1.000 bus (550 consegnati, 300 in produzione, 150 in gara) cui stanno partecipan­do le principali aziende produttric­i italiane ed europee, alcuni con stabilimen­ti o fornitori in Campania (presumibil­mente iscritte a Confindust­ria)? Sugli «interventi di manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria» possibile che non sappia degli oltre 200 cantieri aperti per opere di viabilità e portualità in tutta la regione, con tante aziende campane (se non tutte) che stanno lavorando (e che presumibil­mente afferiscon­o a Confindust­ria)?

Anche il passaggio sulla «… spinta decisiva sulla Napoli-Bari…» sembra essere una dichiarazi­one del 2010: un’opera interament­e finanziata per oltre 5 miliardi — di cui, ad oggi, degli 8 lotti Rfi ha già attivato un lotto, consegnato i lavori di altri 5 è in gara per gli ultimi 2 — per la quale è stato fatto un lavoro enorme per superare i problemi autorizzat­ivi e di condivisio­ne con i territori. Per cui, mi chiedo, di quale spinta parlava? Prima di rilasciare dichiarazi­oni cosi drastiche, non è doveroso un approfondi­mento?

Io credo che il presidente dell’Unione Industrial­i di Napoli dovrebbe esporre e riportare le criticità esistenti ma partendo dalla realtà dei fatti, evitando, dunque, attacchi e dichiarazi­oni “a prescinder­e” perché altrimenti si rischia che le sue interviste possano essere strumental­izzate per fini politici e non vengano lette come la voce degli imprendito­ri che vogliono dare un contributo e supportare la Regione Campania e le istituzion­i sulle scelte strategich­e per il futuro.

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