Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Cig per i dipendenti di Anm E metrò in servizio fino alle 21
l’azienda napoletana di mobilità di proprietà del Comune di Napoli, sta per offrire ai cittadini. Un regalo particolarmente sgradito in un contesto nel quale l’efficienza del servizio è già da tempo al di sotto dei livelli di guardia — da molti anni, ormai, dopo le 23 viaggiare su un mezzo pubblico in città è una utopia — e che l’azienda giustifica con la necessità di contenere i costi in una fase di drastica riduzione dei passeggeri determinata dalla classificazione della Campania come zona rossa.
Il piano di tagli nelle intenzioni aziendali sarebbe dovuto scattare già oggi, ma slitterà di qualche giorno perché ieri si è prolungata fino a sera inoltrata una riunione tra Anm ed i sindacati finalizzata a definire alcuni dettagli dell’operazione relativi alle turnazioni del personale impiegato sui treni e sulle funicolari. E’ stata aggiornata ad oggi alle 10. Marco Sansone, coordinatore dell’Unione sindacale di base, esprime il dissenso della sua organizzazione rispetto alle scelte di Anm: «E’ illogica e pericolosa. Noi dobbiamo garantire viaggi in sicurezza e con scarso affollamento e la riduzione dei mezsocietà zi in circolazione non favorisce queste condizioni». Incalza: «E’ solo un intervento per fare cassa perché Anm perde 2,5 milioni e mezzo di euro per mancata bigliettazione, ma bisogna anche sottolineare che il fondo nazionale trasporti continua a trasferire il cento per cento delle risorse ad Anm. L’azienda eroga meno servizi, ma il fondo che incassa è uguale e poi c’è stato un ulteriore aiuto per la sanificazione ed è arrivato pure il bonus di 400.000 euro per fronteggiare i mancati incassi». Conclude il sindacalista. «Si tagliano i servizi sulla pelle dei cittadini e per di più lo si fa con una tempistica sballata. Da qui a qualche giorno potrebbe esserci la ripresa delle attività commerciali se diventeremo zona gialla».
Nei giorni scorsi aveva suscitato polemiche e proteste un’analoga iniziativa di Eav, la regionale che gestisce Circumvesuviana e Cumana, di sopprimere le corse dei treni tra le 11 e le 15 dopo le 20 e la domenica. L’azienda è poi tornata sui suoi passi ripristinando la fascia oraria 11–15 e serale e mantenendo solo la soppressione nel giorno festivo, ma questo non ha evitato ieri un lunedì di passione ai pendolari. Sono stati cancellati in Circumvesuviana decine di treni perché il personale, come già la scorsa settimana,ha rifiutato di effettuare lo straordinario. E’ un suo diritto, ma senza straordinario, complici i buchi in organico, la Circum non riesce a garantire neppure le circa 270 corse che propone attualmente ai viaggiatori e che sono circa la metà di quelle che offriva fino ad una decina di anni fa. Il 4 dicembre, infine, sciopero di 4 ore in Anm, dalle 11 alle 15.