Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lozano e Politano, è sempre testa a testa La «nuova vita» della fascia destra
NAPOLI Dopo la vittoria contro la Roma, Gattuso ha concesso un giorno di riposo alla squadra. Si torna al lavoro stamane, in vista della trasferta in Olanda per la sfida con l’Az Alkmaar. Con una vittoria il Napoli conquisterebbe la certezza aritmetica della qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Non ci sarà Osimhen. Hysaj, dopo il tampone negativo in Albania, arriva oggi in Italia e, se sarà confermata la negatività, potrà tornare a disposizione di Gattuso. Che si gode il suo Napoli camaleontico, capace contro la Roma di indossare l’abito del 4-3-3 con Zielinski uomo-chiave. L’allenatore guarda con piacere ai progressi della squadra, alla ritrovata fascia destra, rimasta orfana di Callejon.
Negli almanacchi lo spagnolo ha lasciato un patrimonio di 382 presenze, 82 gol e 78 assist che non è facile da sostituire.
A Castel Volturno, da quando è andato via Sarri, la keyword è stata la «rivoluzione dolce»: l’impegno complesso di superare la filosofia che ha portato il Napoli ad esprimersi al meglio. Nelle stagioni scorse non c’era il vice Callejon, e si faceva fatica a trovare un’alternativa.
Josè era l’equilibratore, il Napoli costruiva sulla catena di sinistra e finalizzava a destra con gli attacchi alla profondità di Callejon che, come Insigne sulla corsia opposta, s’occupava di dare equilibrio anche alla squadra in fase di non possesso. Il primo tentativo fu fatto con Ounas, nella stagione dei 91 punti e della lotta-scudetto con la Juventus a gennaio ci fu l’assalto prima a Verdi e Politano che poi sono arrivati al Napoli successivamente. L’obiettivo era proprio un’alternativa allo stakanovista Callejon, dargli respiro ma soprattutto avere anche una variante nella proposta offensiva per sbloccare le partite. Il Napoli non rinnovando il con
tratto a Callejon ha cambiato la storia della fascia destra.
Gattuso al suo arrivo ha ripristinato dall’archivio alcuni concetti dell’era Sarri ma sin dal primo giorno c’è una differenza: il Napoli costruisce e attacca su entrambe le catene laterali. Insigne a sinistra è un giocatore associativo, il regista offensivo. A destra il Napoli per sostituire Callejon ha «raddoppiato» con due investimenti per una spesa complessiva di 65 milioni di euro bonus compresi: 42 per Lozano e 23 per Politano. È servito un po’ di tempo ma Gattuso è riuscito a trovare l’alchimia giusta per valorizzare entrambi, creando un’alternanza che si sta rivelando positiva per il
Europa League
Oggi la ripresa degli allenamenti In Olanda ancora senza Osimhen
Napoli. Nessuno è sicuro del suo posto, devono guadagnarselo miscelando la pericolosità offensiva con il sacrificio nella fase di non possesso.
Lozano e Politano sono i migliori marcatori del Napoli, con cinque gol a testa sono arrivati a quota 10 reti su 25 (il 40%). Considerando anche i tre assist (2 Politano, 1 Lozano), hanno messo lo zampino in 13 gol dei 25 messi a segno complessivamente dal Napoli (il 42%). Gattuso ha a disposizione una varietà di caratteristiche, la sua missione è adattarli in virtù del piano-partita scelto. Lozano ha l’attacco alla profondità, l’uno contro uno in velocità soprattutto quando c’è a disposizione lo spazio in campo aperto, Politano è un mancino che ama accentrarsi, cercare il tiro o il passaggiochiave. Un database di soluzioni diverse, tocca a Gattuso la gestione delle cartelle per costruire una squadra più imprevedibile.