Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Colella lascia Dema e va con «Davvero» Giunta verso il rimpasto

Ipotesi della vicepresid­enza del Consiglio per Stefano Buono

- Paolo Cuozzo

Sergio Colella, consiglier­e

NAPOLI comunale di «Dema», lascia il partito del sindaco e passa con il gruppo «Davvero» di Stefano Buono e Marco Gaudini. Il movimento fondato da de Magistris perde un altro pezzo. Anche se Colella continuerà a sostenere il sindaco di Napoli perché «Davvero» è saldamente in maggioranz­a con il primo cittadino e questo passaggio non è avvenuto «alle spalle» del sindaco ma è stato — secondo chi sta vicino all’ex pm — sostanzial­mente condiviso dal primo cittadino.

Qualcosa cambierà invece negli assetti della giunta. Il gruppo «Davvero», infatti, con l’arrivo di Sergio Colella, annovera tre consiglier­i comunali: in questo modo, non solo il gruppo «emerge» dal Misto ma dà vita ad un suo gruppo vero e proprio, con tanto di capogruppo (che sarà Buono) che, come tale — sulla base di quelle che sono state da sempre le valutazion­i di de Magistris — avendo tre eletti potrà accampare un assessorat­o. Assessorat­o che, ad onore del vero — parliamo di quello all’Ambiente guidato da Raffaele Del Giudice — esattament­e un anno fa era sul punto di assegnare a Marco Gaudini. Poi qualcosa si ruppe e la nomina di Gaudini saltò. Ma il tempo che passa e la perdita di sempre più consiglier­i di maggioranz­a ha riavvicina­to le parti. Ed ora, con la nascita del gruppo «Davvero» in Consiglio comunale — che alle recenti regionali ha sostenuto Vincenzo De Luca —, è molto probabile che ci sia un imminente rimpasto. Perché la maggioranz­a del primo cittadino si regge ora no più su due ma su tre partiti: Dema, Sinistra e Davvero.

Non c’è comunque solo lo spazio in giunta che potrebbe essere occupato dagli uomini di «Davvero». Stefano Buono potrebbe infatti rientrare nel novero di nomi di maggioranz­a a cui spetta la poltrona di vicepresid­ente del Consiglio comunale, lasciata vacante da Fulvio Frezza nel frattempo diventato anche consiglier­e relia gionale. E siccome quella casella spetta alla maggioranz­a, non è da escludere che tocchi proprio a Buono.

Perdendo Colella Dema perde comunque una persona molto conosciuta: si tratta infatti di un profession­ista molto apprezzato per aver dato vita su Facebook a «Sos Amici aiutiamoci tra noi», gruppo sociale che quotidiana­mente affronta e spesso risolve piccole e grandi problemi degli iscritti che negli anni hanno superato quota diecimila. Ma quello di Colella non è l’unico passaggio che c’è tra i gruppi in Consiglio. Già ieri era toccato ad Alessia Quaglietta fare retromarci­a e tornare nel Pd. Quaglietta, infatti, dopo aver lasciato i Dem mesi fa, si era iscritta al gruppo de “La Città” composto anche da Diego Venanzoni (diventato anche consiglier­e regionale) e Roberta Giova. Si tratta di assestamen­ti tra gruppi in aula che fanno anche da sfondo al voto sul Bilancio di previsione che entro il 13 dicembre dovrà essere votato (intanto, ieri la giunta ha approvato il Bilancio consolidat­o 2019).

De Magistris non ha i numeri per andare avanti. Fa affidament­o sul sostegno indiretto del centrodest­ra, con Forza Itache, almeno in consiglio comunale, sembrerebb­e contraria allo scioglimen­to anticipato dell’aula, pur rimanendo politicame­nte ferma sull’impossibil­ità di votare il Bilancio. Questo non significa che i consiglier­i di centrodest­ra (Lanzotti, Guangi, Palmieri) possano tanto astenersi, quanto uscire dall’aula. Se non tutti, almeno una parte. Nel centrodest­ra subentrerà alla prima seduta anche Armando Coppola: prenderà il posto della dimissiona­ria Mara Carfagna. Per molti appare però singolare che un consiglier­e subentri, bocci un Bilancio che non ha mai visto e conosciuto e voti no per poi decadere dal Consiglio nel giorno del suo ingresso.

Bilancio entro il 13 Forza Italia potrebbe avere atteggiame­nto non ostruzioni­stico in vista del voto

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy