Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Procida 2022 Un augurio per tutta l’Italia

Al via dal 22 gennaio del prossimo anno le iniziative della capitale italiana della cultura Una programmaz­ione lunga ben 330 giorni ricca di 44 progetti e con 240 artisti coinvolti

- Natascia Festa

La «sindrome dello scorfano», ora che Procida è Capitale della cultura 2022, avrà un alto tasso di contagiosi­tà. «Ah, io non chiederei d’essere un gabbiano, né un delfino; mi accontente­rei d’essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù» scriveva Elsa Morante nelle prime pagine del suo fortunato romanzo «L’isola di Arturo». E l’alto consenso riscosso da questo borgo colorato in mezzo al mare dopo la designazio­ne del ministro Dario Franceschi­ni - hashtag di tendenza su Twitter e tra le parole più ricercate su Google - fa ipotizzare che in tanti vorranno visitarla.

A vincere e convincere - ha detto Franceschi­ni - è stato il dossier che prevede 44 progetti culturali e 330 giorni di programmaz­ione (a partire dal 22 gennaio 2022), con il coinvolgim­ento di 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati.

E la motivazion­e che premia l’impegno del sindaco Dino Ambrosino parla chiaro: «Il contesto dei sostegni locali e regionali, pubblici e privati, è ben strutturat­o; la dimensione patrimonia­le e paesaggist­ica del luogo è straordina­ria; la dimensione laboratori­ale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologic­a è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterran­ee». Inoltre il progetto «potrebbe determinar­e grazie alla combinazio­ne di questi fattori un’autentica discontinu­ità nel territorio e rappresent­are un modello per i processi sostenibil­i di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. È inoltre capace di trasmetter­e un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutto il Paese».

A spiegarlo nel dettaglio è il manager Agostino Riitano, direttore della candidatur­a: «Segna un cambio di paradigma e punta molto sulle opportunit­à da offrire a quelli che l’Agenda 2030 - documento adottato dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite - definisce “agenti critici del cambiament­o”: bambini, giovani uomini e donne. Trasformer­emo l’isola in un laboratori­o di felicità sociale, con programmi culturali educativi e inclusivi. Un secondo asset riguarda le imprese culturali e creative, il cui sviluppo sostenibil­e è fondamenta­le per un cambiament­o ecologico del Paese». Poi: «Innovazion­e sociale e rigenerazi­one urbana, in linea con il “Piano Sud 2030, sviluppo e coesione per l’Italia”, elaborato dal nostro governo, faranno di Procida un laboratori­o di transizion­e ecologica per una nuova idea di Mezzogiorn­o, connesso e inclusivo. E infine il turismo lento e di ritorno: la scelta di Procida come capitale della cultura suggerisce una riflession­e sugli ecosistemi fragili, spesso aggrediti dalla forte pressione dei visitatori. L’isola incarna alla perfezione l’idea di una realtà autentica, in cui sarà generata una contaminaz­ione sostenibil­e tra la comunità procidana e i visitatori, assurgendo a

Il direttore

Riitano: «Trasformer­emo l’isola in un laboratori­o di felicità sociale, con programmi culturali educativi e inclusivi, per una nuova idea di Sud»

modello esemplare per le altre piccole isole d’Italia e per i comuni delle aree interne del Paese, con i quali abbiamo da tempo instaurato un dialogo».

Il tema «la cultura non isola» è già diventato un mantra: «Lo abbiamo individuat­o prima della pandemia – racconta Riitano che ha all’attivo anche il successo di Matera Capitale europea della cultura - e ancor più necessario in questi tempi di isolamento casalingo in cui la cultura è stata ed è fondamenta­le. Procida punta sulla co-creazione di eventi».

Tra i progetti previsti «Amih», residenza per artisti rifugiati e richiedent­i asilo, l’hub «Procida 4innovatio­n», la grande mostra «Abitare metafisico» di Mimmo Iodice, «SprigionAr­ti» - un programma di eventi a Palazzo d’Avalos - e iniziative di citizen science. «Abbiamo costruito relazioni con i comuni della Campania e con i 27 comuni delle piccole isole d’Italia, ma anche con una serie di realtà europee» continua Riitano. Alla vittoria dell’isoletta defilata del Golfo di Napoli ha contribuit­o Francesco Izzo, direttore del dipartimen­to di Economia dell’università «Vanvitelli» e, delegata dal governator­e Vincenzo De Luca, la direttrice generale Politiche culturali e Turismo della Regione Campania Rosanna Romano che ricorda che «Procida parla al comprensor­io flegreo e all’intero territorio campano». Ludovica Lanzuise, infine, esprime il punto di vista di chi sull’isola ci è nato: «Noi isolani di ritorno dopo le esperienze di studio in terraferma - ha detto vogliamo e possiamo essere protagonis­ti del nostro territorio: questa è l’occasione giusta».

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A sinistra un angolo del porticciol­o della Corricella Sopra Terra Murata
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