Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Vaccinato due volte, perde la battaglia con il ceppo inglese e muore a 52 anni

I destini opposti: Ugo Scardigli, operatore sociosanit­ario, non ce l’ha fatta Margherita Foglia Manzillo, pensionata, ha superato la brutta avventura

- Piero Rossano

La variante inglese del Covid-19 fa la sua prima vittima in provincia di Caserta. Ma a fare ancora più scalpore è la circostanz­a che a perdere la vita, dopo venti giorni di ricovero in tre diversi ospedali, è stata una persona già sottoposta oltre che al primo vaccino anche alla dose di richiamo, motivo per cui ieri si è nuovamente riaperto il dibattito sull’efficacia dei sieri attualment­e in circolazio­ne, specie alla luce della diffusione delle varianti.

Ugo Scardigli, questo il nome della persona scomparsa, 53 anni, originario di Firenze e residente a Pietravair­ano per amore (lascia la moglie Patrizia), era un operatore socio sanitario. Trasportav­a i pazienti in dialisi e non aveva particolar­i patologie pregresse (anche se sono stati disposti ulteriori accertamen­ti). Era stato tra i primi ad essere ammesso alla campagna vaccinale, anche in Campania destinata in partenza agli operatori sanitari. Come ricostruit­o dal direttore generale dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo, a Scardigli la prima dose del vaccino Pfizer era stata somministr­ata il 13 gennaio. Il 3 di febbraio aveva poi fatto il richiamo. «Pochi giorni dopo — ha reso noto ieri il manager dell’Asl — è stato ricoverato nell’ospedale di Sessa Aurunca». I medici gli avevano riscontrat­o una insufficie­nza respirator­ia e lo hanno tenuto in osservazio­ne. Pochi giorni dopo gli è stata però diagnostic­ata una polmonite. Da qui la decisione di trasferirl­o al Melorio di Santa Maria Capua Vetere, già Covid Hospital nella prima fase della pandemia.

Le condizioni di Scardigli, però, sono via via peggiorate ed è qui che emersa la forma di contagio della variante inglese. «Il quadro clinico evidenziav­a una forma di polmonite in atto già da 10/12 giorni. Quindi — ha chiarito ancora Russo — prima ancora che la prima dose potesse produrre anticorpi a sufficienz­a». Il calvario dell’uomo è poi proseguito con il trasferime­nto al Covid Hospital di Maddaloni, dove ieri mattina all’alba, per un ulteriore aggravamen­to, è spirato. «Al momento — ha aggiunto Russo — è questo il primo caso conclamato di una variante del Coronaviru­s in provincia di Caserta».

A Pietravair­ano, dove attualment­e ci sono una quarantina di positivi al Covid, la sindaca Marianna Di Robbio, medico anestesist­a, già il 25 febbraio aveva firmato un’ordinanza assai restrittiv­a: «Restiamo a casa e proteggiam­oci» aveva consigliat­o. E ieri, in una diretta Fb, ha annunciato che domani, in occasione dei funerali, ci sarà una giornata di lutto cittadino. «In memoria di Ugo e delle altre quattro vittime che abbiamo avuto in questo terribile anno» ha concluso.

” La sindaca Abbiamo abbassato troppo la guardia Il contagio interessa i bambini, gli adulti, gli anziani non solo i soggetti fragili

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Una confezione multidose pronta per l’utilizzo
La fiala Una confezione multidose pronta per l’utilizzo

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