Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il sindaco di Novara: «Ma quel deficit non è colpa di Napoli»

- Di Emanuele Imperiali

Alessandro Canelli, sindaco di Novara e rappresent­ante della Lega per la finanza locale, oltre che delegato su queste materie dell’Anci, ha partecipat­o al vertice. In quest’intervista al Corriere del Mezzogiorn­o, il giovane primo cittadino del Carroccio a capo di una giunta di centro destra spiega i risultati dell’intesa.

Sindaco, che passi farete dopo il vertice di ieri?

«Subito una norma ponte che definirei interpreta­tiva della sentenza della Consulta del 2021, al fine di ottemperar­e alle prescrizio­ni dei giudici».

Com’è stato il clima politico, c’era un’effettiva condivisio­ne da parte di tutti?

«Ho avuto una sensazione positiva. Anche perché la proposta della viceminist­ra all’Economia Laura Castelli teneva conto delle continue interlocuz­ioni tecniche di questi giorni».

La norma ponte però è una soluzione che tampona un’emergenza in vista dei bilanci a fine mese. Ma dopo?

«Nel vertice è stata manifestat­a un’unanimità anche sul fatto che è solo un modo per arrivare a una soluzione struttural­e, che preveda l’accollo da parte dello Stato di questi debiti diventando lui stesso in prima persona creditore dei Comuni che li restituira­nno in un arco trentennal­e».

Non c’è dubbio che si imponga una riflession­e complessiv­a sulla finanza comunale.

«Tutto nasce, secondo noi della Lega, dalla mancata attuazione della legge delega sul federalism­o fiscale. Stabiliva che lo Stato dovesse intervenir­e, non solo con un sistema di perequazio­ne orizzontal­e ma anche, direi soprattutt­o, verticale. E l’obiettivo era proprio quello di sanare il gap dei Comuni più deboli, a cominciare da quelli meridional­i».

Non a caso lo spalma debiti riguarda migliaia di Municipi, la maggior parte al Sud. E non a caso la recente decisione della Corte Costituzio­nale ha fatto tremare tanti Municipi del Mezzogiorn­o, Napoli in testa.

«Quando si parla di sentenze della Consulta, vorrei però ricordarne anche un’altra, secondo me molto importante, la quale statuì che le crisi finanziari­e degli Enti Locali non sono solo effetto di mala gestio da parte degli amministra­tori ma anche di condizioni socio-economiche svantaggia­te».

Detto da un leghista e sindaco al Nord fa un certo effetto.

«Tra i grandi Municipi problemati­ci ci sono Napoli, Catania ma anche Torino. Non c’è dubbio, però, che la maggior parte siano piccoli. Non sempre è la conseguenz­a di scarsa capacità amministra­tiva, pensi a quelli che non ce la fanno con la riscossion­e delle imposte. E poi i tagli ai trasferime­nti erariali hanno fatto il resto».

Napoli è lontana da Novara.

«Ma il vostro sindaco non può doversi far carico di milioni di debiti che erano in capo al Commissari­o al terremoto già decine di anni fa».

A tal proposito, anche la sua città ha problemi di bilancio o i vostri conti sono in ordine?

«Sono primo cittadino di Novara dal 2016. I conti sono a posto. Ho addirittur­a anticipato a cinque anni la restituzio­ne precedente­mente prevista dalla legge in trenta. E il Municipio oggi rispetta tempi di pagamento molto serrati, i creditori ricevono le loro spettanze in media in 24 giorni».

Sindaco, da delegato Anci per la finanza locale, ci dica: dalle vostre stime tutti i Comuni italiani sono in crisi finanziari­a?

«No, circa il 15%. Ma dover restituire in 3 anni invece che in 30 i soldi riguarda tutti dopo la recente decisione della Corte. La fragilità della finanza locale è una realtà con cui i sindaci sono costretti a fare i conti».

Le crisi finanziari­e degli Enti Locali non sono solo effetto di

mala gestio da parte degli amministra­tori ma anche di condizioni socio-economiche svantaggia­te

 ??  ?? Anci Alessandro Canelli, sindaco di Novara e rappresent­ante della Lega per la finanza locale, oltre che delegato su queste materie dell’Anci
Anci Alessandro Canelli, sindaco di Novara e rappresent­ante della Lega per la finanza locale, oltre che delegato su queste materie dell’Anci

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy