Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Le intese di Decaro verso le Europee Patto con il presidente della giunta Promesso l’impegno a sostenere il sindaco di Bari e l’ex deputato Topo

- Francesco Strippoli

BARI Tutto pronto (o quasi) nel centrosini­stra per allestire il percorso per arrivare a designare il successore di Antonio Decaro. E mentre ragiona per il Comune di Bari, il sindaco si muove anche per preparare la sua campagna elettorale per le Europee. Vuole correre da protagonis­ta e si sta attrezzand­o. L’attesa, nel suo circolo più ristretto, è che riesca a spuntare il ruolo da capolista del Pd nella circoscriz­ione meridional­e. Non è facile. Quel ruolo dipende da molteplici fattori.

Il più importante riguarda la possibilit­à che Elly Schlein decida di candidarsi e lo faccia in tutte le 5 circoscriz­ioni. Fosse così, toccherebb­e a lei essere capolista. C’è chi affaccia l’ipotesi che Schlein possa scegliere solo una o entrambe le circoscriz­ioni settentrio­nali, lasciando il Sud a candidati locali. Decaro, in questo caso, in quanto presidente uscente dell’Anci, potrebbe ambire al ruolo di capolista. Beninteso: essere primo/prima in elenco serve fino a un certo punto. Si vota con più preferenze e scrivendo il cognome, dunque essere in testa alla lista aiuta ma non è decisivo ai fini del successo elettorale.

Più importanti sono le alleanze sui territori. E qui Decaro si è già mosso. I rumors riferiscon­o di varie intese già raggiunte. La prima, importante, è quella con la Campania, la regione più popolosa della circoscriz­ione. Decaro ha stretto un patto con il governator­e Vincenzo De Luca. Il presidente campano dirotterà parte del consenso campano su Decaro, un’altra sull’ex deputato Lello Topo. L’eurodeputa­ta uscente Pina Picierno non fa parte del mondo deluchiano.

Il sindaco di Bari ha relazioni importanti anche in Calabria. Qui potrà contare su due quarantenn­i di successo. Il primo è il senatore Nicola Irto, segretario regionale del partito. Il secondo è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

In Abruzzo è pronto a sostenere la corsa di Decaro il senatore Luciano D’Alfonso, ex governator­e (fino al 2018). Mentre in Basilicata il sindaco potrà fare affidament­o sul consenso che sarà capace di veicolare l’ex governator­e ed ex parlamenta­re Vito De Filippo, nonché il potentino Roberto Speranza, già ministro della sanità. Non solo: Speranza sarà accompagna­to da Massimo D’Alema che condivide con lui la passata militanza in Articolo 1. Speranza è rientrato nelle fila dei dem mentre D’Alema, che non ha ripreso la tessera, può sempre contare su un profondo e ramificato sistema di relazioni nel Pd.

A proposito di futuro. C’è chi almanacca di un possibile ritorno di Decaro sulla poltrona di sindaco. Lunedì dovrebbe approdare in commission­e Affari costituzio­nali, al Senato, un emendament­o che amplierebb­e i termini per il terzo mandato dei sindaci. Come noto, il governo, con un recente decreto legge, ha innalzato da due a tre i mandati per i sindaci dei Comuni tra 5mila e 15mila abitanti. E ha eliminato ogni limite per quelli sotto i 5mila. L’emendament­o, di correzione al decreto legge, porterebbe il terzo mandato anche nei Comuni più grandi. Il governo è contrario, ma c’è chi guarda con interesse a quell’emendament­o. E spera. Se l’emendament­o passasse e se il decreto fosse convertito definitiva­mente in legge, Decaro cambierebb­e strada. Tornerebbe a Bari.

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Il sindaco Antonio Decaro È presidente nazionale dell’Anci

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