Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Le intese di Decaro verso le Europee Patto con il presidente della giunta Promesso l’impegno a sostenere il sindaco di Bari e l’ex deputato Topo
BARI Tutto pronto (o quasi) nel centrosinistra per allestire il percorso per arrivare a designare il successore di Antonio Decaro. E mentre ragiona per il Comune di Bari, il sindaco si muove anche per preparare la sua campagna elettorale per le Europee. Vuole correre da protagonista e si sta attrezzando. L’attesa, nel suo circolo più ristretto, è che riesca a spuntare il ruolo da capolista del Pd nella circoscrizione meridionale. Non è facile. Quel ruolo dipende da molteplici fattori.
Il più importante riguarda la possibilità che Elly Schlein decida di candidarsi e lo faccia in tutte le 5 circoscrizioni. Fosse così, toccherebbe a lei essere capolista. C’è chi affaccia l’ipotesi che Schlein possa scegliere solo una o entrambe le circoscrizioni settentrionali, lasciando il Sud a candidati locali. Decaro, in questo caso, in quanto presidente uscente dell’Anci, potrebbe ambire al ruolo di capolista. Beninteso: essere primo/prima in elenco serve fino a un certo punto. Si vota con più preferenze e scrivendo il cognome, dunque essere in testa alla lista aiuta ma non è decisivo ai fini del successo elettorale.
Più importanti sono le alleanze sui territori. E qui Decaro si è già mosso. I rumors riferiscono di varie intese già raggiunte. La prima, importante, è quella con la Campania, la regione più popolosa della circoscrizione. Decaro ha stretto un patto con il governatore Vincenzo De Luca. Il presidente campano dirotterà parte del consenso campano su Decaro, un’altra sull’ex deputato Lello Topo. L’eurodeputata uscente Pina Picierno non fa parte del mondo deluchiano.
Il sindaco di Bari ha relazioni importanti anche in Calabria. Qui potrà contare su due quarantenni di successo. Il primo è il senatore Nicola Irto, segretario regionale del partito. Il secondo è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
In Abruzzo è pronto a sostenere la corsa di Decaro il senatore Luciano D’Alfonso, ex governatore (fino al 2018). Mentre in Basilicata il sindaco potrà fare affidamento sul consenso che sarà capace di veicolare l’ex governatore ed ex parlamentare Vito De Filippo, nonché il potentino Roberto Speranza, già ministro della sanità. Non solo: Speranza sarà accompagnato da Massimo D’Alema che condivide con lui la passata militanza in Articolo 1. Speranza è rientrato nelle fila dei dem mentre D’Alema, che non ha ripreso la tessera, può sempre contare su un profondo e ramificato sistema di relazioni nel Pd.
A proposito di futuro. C’è chi almanacca di un possibile ritorno di Decaro sulla poltrona di sindaco. Lunedì dovrebbe approdare in commissione Affari costituzionali, al Senato, un emendamento che amplierebbe i termini per il terzo mandato dei sindaci. Come noto, il governo, con un recente decreto legge, ha innalzato da due a tre i mandati per i sindaci dei Comuni tra 5mila e 15mila abitanti. E ha eliminato ogni limite per quelli sotto i 5mila. L’emendamento, di correzione al decreto legge, porterebbe il terzo mandato anche nei Comuni più grandi. Il governo è contrario, ma c’è chi guarda con interesse a quell’emendamento. E spera. Se l’emendamento passasse e se il decreto fosse convertito definitivamente in legge, Decaro cambierebbe strada. Tornerebbe a Bari.