Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pronto soccorso e incarichi medici Botta e risposta Verdoliva-sindacati
La denuncia: le strutture sono al collasso. Il manager Asl: «Proposte giunte in ritardo»
NAPOLI «I Pronto soccorso sono al collasso». Lo hanno detto ieri i dirigenti medici i quali, nel corso di un’assemblea, hanno criticato Ciro Verdoliva, il direttore generale dell’Asl Napoli 1. L’iniziativa è stata promossa da varie sigle sindacali : Anaao Assomed, Cimo, Fesmed, Anpo, Fassid, Aaroi Emac, Cgil, Cisl, Uil. Specficando: «Il direttore generale ha ignorato le richieste e le proposte d’incontro del sindacato, finalizzate almeno a dare un giusto e doveroso riconoscimento economico ai pochi operatori rimasti, ridotti ormai allo stremo».
I sindacati hanno inoltre contestato a Verdoliva «la mancata applicazione del Regolamento per la Gradiazione degli incarichi dirigenziali, che è stato approvato a luglio 2023». Questione che tocca direttamente le tasche de medici perché all’attribuzione dei vari incarichi «di alta specializzazione e di “altissima professionalità» corrisponde la liquidazione di una indennità aggiuntiva allo stipendio. Hanno chiesto, dunque, «l’immediata assegnazione deli incarichi professionali, così come indicato nel Regolamento e, qualora vi fossero ulteriori impedimenti, la individuazione dei direttori medici di Presidio quali responsabili del completamento delle procedure».
Nel quaderno delle doglianze dei sindacati è compresa, inoltre, la contrattazione integrativa la quale, hanno denunciato ieri, «è di fatto sospesa, dopo che era partita con notevole ed ingiustificato ritardo. Non sono stati mai forniti i dati, richiesti da tempo, sulla consistenza di organico nei vari reparti e sugli eventuali residui per ciascun fondo». Per questi ed altro motivi — tra essi anche «la mancata erogazione del fondo Inail» — i dirigenti medici hanno proclamato lo stato di agitazione.
Verdoliva replica in particolare sulla vicenda del Regolamento per la Graduazione degli incarichi. «E’ un risultato importante — sostiene — che sia stato approvato a luglio dell’anno scorso perché nell’Asl Napoli 1 non si era mai fatto». Quanto alla mancata applicazione del medesimo Regolamento, ribatte ai sindacati: «Sono i direttori di struttura che avanzano le proposte. Le avevo sollecitate per mesi e mi sono state inoltrate solo qualche settimana fa. Stiamo provvedendo, ma certamente i ritardi non sono a me imputabili». L’Asl Napoli 1, intanto, ha aggiudicato la gara europea per la gestione degli appuntamenti degli utenti tramite call center. Ha vinto Gesan, che ha prevalso su altri 5 concorrenti, con un ribasso del 5,27% su una base d’asta di 246.747 euro. Gesan è amministrata da Pasquale Russo, ha sede in provincia di Caserta ed è una vecchia conoscenza dell’Asl Napoli 1. Nel 2021 realizzò infatti “Sic”, piattaforma per la gestione a domicilio dei pazienti Covid. Sic fu regalata all’Asl, secondo quanto riportarono all’epoca le cronache. Sempre nel 2021 Gesan ed altri ottennero l’affidamento per 230 mila euro della gestione e manutenzione per il 2022 delle cartelle cliniche dell’Ospedale del Mare. Nel 2023 aveva poi ottenuto un primo appalto per circa 150.000 euro, prevalendo su Publipeas, relativo al call center per la gestione delle agende dell’Asl Napoli 1 Centro.
Nello stesso anno, ma a dicembre, era nel raggruppamento temporaneo d’imprese aggiudicatario della realizzazione del nuovo sistema informatico dell’Asl. Ora ha vinto di nuovo la gara per il call center.
Il servizio L’Azienda sanitaria ha aggiudicato la gara per la gestione degli utenti tramite call center
"Dedico i fiori alla mia città in cui ci sono persone meravigliose, galanti, per bene e aristocratiche: io e mio figlio siamo la rappresentanza di questa bella Napoli. E li dedico anche a mia figlia Lulù, che in maniera inconsapevole è diventata figlia unica, agli amici di Giovanbattista e alla giustizia