Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Questo ciak per Hotel Napoli Braucci: «Spaccato sui vizi e virtù della città»
Il film segna l’esordio cinematografico di Pino Carbone
L’altoforno del cinema è sempre acceso a Napoli. Ieri a Bagnoli primo ciak per il film «Hotel Napoli» diretto da Pino Carbone al suo esordio cinematografico e scritto da Maurizio Braucci. Il cast è una garanzia: Lino Musella, Antonia Truppo, Giacomo Rizzo, Agostino Chiummariello, Pino Ammendola, Tonia De Micco, Flavia Gatti, Matteo Pasquali, Daniele Vicorito, Vincenzo Nemolato, Anna Carla Broegg e Alessandra De Luca.
«Hotel Napoli — dice lo sceneggiatore già Orso d’Argento a Berlino — è uno spaccato sui vizi e le virtù della nostra città raccontati dall’interno. È una metafora di una Napoli-Purgatorio: lo spettatore viene introdotto in un viaggio tra momenti di vita che raccontano vari aspetti della città». Come sempre con sguardo lucido e senza sconti. «In un episodio, ad esempio, si narra il duro lavoro e lo sfruttamento, in un altro l’essere braccati senza speranza, in un altro ancora i talenti sprecati di cui abbonda questa città, e ancora il senso di colpa di non essere adeguati alla società per come ci vuole e via dicendo». Il film è anche un omaggio a un grande maestro che ci ha lasciati da poco. «Uno di questi episodi — conclude Braucci — l’ho scritto molti anni fa durante un laboratorio di Enzo Moscato, lo considero anche un omaggio a questa grande figura del teatro oggi scomparsa».
Il film è composto da sette episodi contemporanei. Il racconto procede per sospensioni, incompiutezze, segreti che s’affacciano sull’aldilà e sul mistero, con un registro metafisico. «Un pranzo nuziale — anticipa