Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Per Mazzarri volti nuovi in chiave anti-Milan
Il Napoli ha ricominciato a lavorare ieri a Castel Volturno con il sorriso non solo per la vittoria contro il Verona ma perché il lungo elenco degli assenti si sta restringendo sempre di più. Osimhen ieri ha raggiunto più tardi rispetto ai compagni il ritiro della Nigeria, che oggi affronta il Sudafrica in semifinale di Coppa d’Africa, ha dovuto affrontare dei fastidi addominali, secondo quanto comunicato dallo staff medico della sua Nazionale. Meret e Olivera ieri hanno svolto allenamento personalizzato in campo e puntano a tornare nella lista dei convocati per la gara contro il Milan. C’è poi il caso Zielinski, che ieri ha lavorato a parte tra i malumori dell’esclusione dalla lista Champions, la soddisfazione della vittoria del premio di miglior calciatore polacco nel 2023 e lo status ormai certificato di «separato in casa» con l’Inter nel futuro. Mazzarri è stato chiaro sulla sua gestione dopo la vittoria contro il Verona: «Non ci sono problemi, deve onorare la maglia anche se ha firmato per un’altra squadra». Chissà se oggi tornerà sull’argomento De Laurentiis durante la conferenza stampa che terrà a Castel Volturno.
Il Napoli contro il Verona ha trovato tracce nuove che possono alimentare l’entusiasmo e scacciare le paure per i cinquanta minuti di buio da registrare tra l’approccio brillante nei primi venti minuti e la rimonta nel finale. Kvaratskhelia ha indossato i panni del trascinatore, la voglia d’incidere non è mai mancata, i numeri dimostrano la sua energia positiva: è il primo giocatore della serie A per falli subiti, tiri totali e terzo per conclusioni che inquadrano lo specchio della porta. Mazzarri lo vuole più dentro al campo, studia gli equilibri per tirarlo fuori dalla gabbia che gli preparano in ogni partita a sinistra. Kvara è una vecchia certezza, il Napoli poi si è reso conto della potenza dei volti nuovi e dell’aria fresca che possono generare. Non hanno le scorie della preparazione atletica dello staff di Garcia, il vissuto emotivo del passaggio dallo scudetto alle difficoltà di questa stagione, il peso mentale di non riuscire a proporre il calcio della scorsa annata. È il destino comune di Mazzocchi, che sarà titolare a San Siro vista la squalifica di Mario Rui, Lindstrom che è arrivato a fine agosto e domenica ha raccolto le sue prime soddisfazioni da quando è al Napoli, Ngonge e anche Dendoncker e Traorè, quando saranno cresciuti sotto il profilo della condizione atletica e del minutaggio. Mazzarri studia il Napoli da presentare a San Siro, se confermare il 4-3-3 o riproporre la difesa a tre per non concedere a Leao e compagni gli spazi nelle ripartenze. Ancora una volta (la settima) contro il Milan non ci sarà Osimhen.