Corriere del Mezzogiorno (Campania)
NONOSTANTE ADL È SEMPRE IL CALCIO QUELLO CHE VINCE
Poi alla fine vince sempre il calcio, per fortuna. Il bellissimo gol di Kvara ha trasformato un orribile pareggio in una importante vittoria. Ormai da mesi diciamo che la prossima partita è quella della vita, e addirittura il presidente ci annuncia che dopo il 18 febbraio comincia il vero campionato del Napoli. Magari l’avessimo saputo prima, ci saremmo intossicati di meno ed evitato di assistere a qualche partita al freddo e con la pioggia. Qualche partita in meno, e qualche tutorial presidenziale in più. Ne abbiamo certamente bisogno, per capire dove va il calcio. senza dubbio una azione meritoria del presidente verso gli altri sport, riequilibrare il numero dei tifosi attualmente troppo sproporzionato. A parte il continuo riferimento ai genitali maschili, di probabile provenienza cinematografica, ma forse meno adatto ad una conferenza stampa, il presidente ci ha chiarito alcuni concetti. Cominciamo dalla comunicazione. Bisogna abolire le conferenze stampa pre-partita di Mazzarri, l’allenatore deve concentrarsi sui problemi da risolvere, in quella mezzoretta potrebbe deconcentrarsi. E poi, che volete che vi dica? Come giocherà la squadra? Magari, aggiungo io. Eliminare tassativamente le inutili interviste post partita, quando si è stressati e certamente non si ha voglia di parlare con nessuno. Si va a casa, e il lunedì se ne parla. D’altronde se devo comprare una giacca di Armani non c’è bisogno che il giorno prima dell’acquisto Giorgio mi spieghi come la farà. E neanche se ne può parlare dopo, Giorgio potrebbe essere arrabbiato. Vorrei solo umilmente sottolineare che il calcio non è una giacca, perché basato su una passione spesso smodata ed irrazionale, ma purtroppo disordinata in quanto non gestita direttamente dal presidente. Oltre la comunicazione, c’è il piccolo problema dei rapporti con una Lega ignorante, che venderebbe di tutto pur di fare soldi, la Lega... Sarà stato contento anche Gino Pozzo il presidente dell’Udinese, venuto in gita a Napoli prima cosa per vedere Aurelio, ed in seconda battuta per la cessione di Perez. Sfortunatissimo in entrambi i casi, Dela doveva correre a Castellammare per l’imminente costruzione del mega centro sportivo in costiera. E quando ha comunicato, incoscientemente, che per l’acquisto di Perez c’erano delle commissioni da pagare, gli è stato detto di aver rotto quella parte dei genitali maschili che viaggiano a coppia. Mi auguro che lui abbia viaggiato solo da Udine a Napoli. Last, but not least, il chiarimento sui calciatori. Zielinsky dal primo luglio è a Milano, quindi nel campionato che comincia il 18 febbraio non serve. E perché? E sui nuovi acquisti, che devono essere provati per il prossimo campionato. Quindi di fatto dal 18 febbraio assisteremo agli esperimenti. Rimane il problema di questo campionato, ma la risoluzione è facile. Basta passare a 3, e i centrali da insufficienti passeranno ad essere in esubero. Magia dei numeri. Per questo al gol di Kvara ho esultato in modo irrefrenabile, mi è sembrato uno spiraglio di aria fresca, un soffio di libertà, la rivincita del campo e di chi lo frequenta. Saranno le prodezze dei nostri campioni a farci uscire da questa claustrofobica situazione, guidati da Mazzarri, un uomo di calcio vero. In realtà mi manca il calcio di tantissimi millenni fa, quello dove esistevano le bandiere, dove non c’erano i social sui quali sparare stupidate, quando non si giocava ogni giorno della settimana, quando la Supercoppa non si giocava in Arabia, quando non esistevano cento magliette diverse, alcune davvero improponibili, quando non esisteva il VAR, e si esultava in tempo reale. Mi manca Gigi Riva