Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ora Franco Arminio «canta la gratitudin­e» per le cose della vita

- Di Anna Marchitell­i

«Non c’è bisogno/ di vestire da capolavoro/ ogni giornata». Versimanif­esto quelli di Franco Arminio nell’ultima raccolta «Canti della gratitudin­e», edita da Bompiani, rivolti a noi tutti che, quotidiana­mente, ci dimeniamo tra tentativi di riuscita e sensazioni di fallimento, istinto di fuga e aspirazion­i di gloria: «Non aspettiamo la sventura/ per ricordarci la grazia/ della piccola e infinita vicenda/ di stare qui in un giorno qualsiasi».

Poeta delle piccole cose, delle piccole gioie, quel «sacro minore» celebrato nella precedente raccolta (Einaudi, 2023), e della morte che «è dentro la vita/ non è il suo contrario», Arminio si rivolge a coloro che «hanno tristezze improvvise», «lotte antiche

negli occhi», «il cuore caldo». Intorno alla poesia riesce a riunire, sia in rete che dal vivo, moltissimi lettori, di ogni età e da ogni parte d’Italia (è infatti considerat­o tra i poeti italiani contempora­nei più conosciuti, viene ospitato in tv, alla radio, è stato letto durante l’edizione 2022 del Festival di Sanremo), e intende ricordarci che «abbiamo bisogno di poesia», perché capace di elevarci, di guidarci verso «una dolcezza sconosciut­a» e di aiutarci a «guardare nel fondo della voragine».

La poesia di Arminio, originario di Bisaccia, in Irpinia, traccia indelebile nel suo volto d’uomo e nel suo (pro)fondo poetico, si riempie di barlumi di luce, d’improvvise prese di consapevol­ezza, ma anche di cadute, inciampi, abissi e slanci verso l’alto; è una poesia fisica, fatta di carne contro carne, pelle che si tocca, mani

Èil debuttante al Festival di Sanremo 2024 più atteso, discusso e celebrato. Geolier e la sua «I p’ me, tu p’ te», la canzone con cui il rapper di Secondigli­ano è in gara all’Ariston, spopolano ovunque. A cominciare dalla playlist sanremese di Spotify, dove Emanuele Palumbo - così l’artista all’anagrafe - è secondo dietro solo ad Annalisa. E dai numeri di YouTube: oltre seicentomi­la visualizza­zioni racimolate in meno di dodici ore dalla pubblicazi­one del video ufficiale del brano, che vede protagonis­ti l’attrice partenopea Maria Esposito e l’attore ucraino Artem Tkatchuk, rispettiva­mente Sofia e Pino in «Mare Fuori».

«Certamente non mi aspettavo che a Sanremo fosse tutto

"Amicizia Con il portiere Gollini facciamo freestyle insieme componendo strofe. È molto bravo

così dinamico. È massacrant­e ma allo stesso tempo meraviglio­so», racconta Geolier. Un tour de force inatteso anche per un artista dei record come lui appena ventitreen­ne ma già abituato ai flash e al calore dei fan.

All’Ariston Geolier domani canterà con Gigi D’Alessio, Guè e Luchè il medley Strade. Un tris d’assi con cui il rapper proverà a vincere la serata dei duetti.

Come sta andando il suo

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