Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La mamma di Giogiò: «Io in lista? Se servisse lo farei»

Il Foglio: Fratelli d’Italia la vorrebbe candidata alle Europee. Il senatore e commissari­o Iannone: «Non so nulla»

- A. A.

«Ma quale candidatur­a. Nessuno mi ha chiesto nulla. Sono da due giorni chiusa in casa. Sono tornata da Sanremo distrutta, affaticata. La mia battaglia è un’altra. Anzi, con la tragedia di mio figlio Giogiò, con il suo funerale, è come se si fosse siglata la pace tra destra e sinistra. Ora il mio impegno sarà quello di modificare la legge Gozzini: non è possibile che chi si macchia di un omicidio efferato non debba scontare tutta la pena. Pure Salvatore Parolisi uscirà dal carcere. Fratelli d’Italia mi vorrebbe candidata? Io ho interloqui­to con loro perché sono al governo, ma ho interloqui­to anche con personalit­à di altri partiti per portare avanti la mia battaglia. Insomma, i miei obiettivi sono altri».

Daniela, la mamma di Giodere

Cutolo, il musicista ammazzato ad agosto dell’anno scorso in piazza del Plebiscito nel tentativo di sedare una rissa tra ragazzi, è al solito un fiume in piena.

Lo ha dimostrato dal palco di Sanremo, leggendo un lungo e commovente messaggio per ricordare i sogni interrotti di suo figlio musicista. Ma ormai è da quella tragica notte estiva che si arma di coraggio e passione perché il sacrificio del figlio lasci una traccia di speranza per il futuro. Ieri Il Foglio ha riferito che Fratelli d’Italia in Campania vorrebbe candidarla alle Europee. Ma dal partito di Meloni fanno spallucce: «Non ne so nulla», si limita a rispon

il senatore Antonio Iannone, commissari­o regionale del partito. Così altri esponenti vicini a Giorgia Meloni: «I candidati? Siamo in alto mare». Poi è Daniela a frenare: «Ripeto — conclude — sono la mamma di un musicista ucciso. Finora ho trovato persone molto umane che hanno avuto la delicatezz­a di non chiedermi una cosa del genere, non credo sia il momento. Ma se sapessi che in Europa, con il mio impegno, potrei riuscire a incidere per cambiare leggi assurde che danneggian­o l’agricoltur­a italiana, il Made in Italy, la sanità, direi di sì a una candidatur­a».

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