Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Beni culturali: protocollo per tutelarli dai reati e renderli fruibili a tutti Firmata intesa tra Procura, Comune, Soprintendenza
Il patrimonio artistico e culturale napoletano, si sa, è vastissimo. E rappresenta senza dubbio una ricchezza per la città. Per questo, va tutelato al massimo e ad ogni livello possibile. In tal senso si inquadra il protocollo di intesa siglato a Palazzo San Giacomo dal sindaco, Gaetano Manfredi, dal procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, e dal direttore generale della Soprintendenza Archeologica per l’Area metropolitana di Napoli, Luigi La Rocca.
Tra gli obiettivi dell’accordo, rientrano il contrasto alle condotte illecite di occupazione di immobili di proprietà comunale di particolare interesse storico e artistico; il contrasto delle attività edilizie e urbanistiche abusive che potrebbero compromettere la fruizione pubblica del bene o intaccarne il valore storico e artistico; il contrasto ad atti di danneggiamento di immobili o di oggetti d’arte o di interesse storico, artistico e archivistico.
Il protocollo prevede anche una ricognizione dei beni storici e artistici sottoposti in passato a sequestro penale, per verificare se agli originari provvedimenti di sequestro e affidamento in custodia giudiziale siano seguiti i provvedimenti di assegnazione e confisca. Saranno verificate inoltre le condizioni di utilizzo di piazze, strade e altri spazi pubblici di interesse artistico o da parte di privati, esercizi commerciali o operatori abusivi per accertare eventuali danni arrecati. Ogni sei mesi, poi, i referenti di Comune, Procura e Soprintendenza si riuniranno per una verifica dello stato di attuazione del protocollo. «Un accordo fondamentale perché ci consentirà, insieme a Procura, forze dell’ordine e Soprintendenza, di fare una mappatura di tanti beni culturali che sono nel centro storico della città, alcuni dei quali sono di proprietà non chiara, spesso abbandonati o utilizzati in maniera impropria. Possiamo recuperare alla legalità pezzi di città importanti e avviare una riqualificazione e un riuso. Avviamo un’azione coordinata, come abbiamo già fatto per la stazione Bayard, che ci consentirà di fare un passo in avanti per la riqualificazione e la salvaguardia del centro storico Unesco», ha affermato
Gli obiettivi Nel mirino occupazioni abusive e danneggiamento di piazze, edifici, e monumenti
Recupero Il riuso di pezzi importanti delle bellezze che abbondano in città resta uno degli aspetti principali dell’intesa
Manfredi. Con Gratteri che ha aggiunto: «Questa sinergia ci facilita il lavoro perché ci consente di procedere in maniera migliore e più veloce», le parole del procuratore. «A Napoli — ha rimarcato il capo della procura napoletana — c’è grande sensibilità per la bellezza e anche noi possiamo fare tanto per la tutela dei beni artistici e culturali, ma anche per il recupero di immobili che vanno sottratti ad usi impropri. La Procura ha una sezione dedicata ai beni culturali, con colleghi bravi, esperti, appassionati, ed è quindi pronta a dare una grande mano alla città».
«L’accordo ci metterà nelle condizioni di lavorare insieme sugli illeciti commessi a danno del patrimonio culturale. Nello specifico – ha spiegato il soprintendente La Rocca – saranno attivate forme di collaborazione che consentiranno di conoscere lo stato di conservazione degli immobili di interesse culturale di proprietà comunale e di pianificare insieme un piano di intervento finalizzato al recupero e alla rifunzionalizzazione».