Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Il Colloquio»
Venerdì prossimo il debutto di «Don Giovanni». Sul podio il maestro tedesco: per me è un grande onore essere qui in uno dei più prestigiosi teatri del mondo
«Èla seconda volta che dirigo al Teatro di San Carlo ed è per me un grande onore, anche perché, dopo il Wagner di «Tristan und Isolde», mi confronterò con il Mozart di «Don Giovanni», i miei compositori preferiti, e il Salisburghese è persino un gradino più su, in uno dei più prestigiosi teatri del mondo. Fantastico!».
A parlare è il maestro Constantin Trinks, sul podio del San Carlo dal 16 febbraio per «Don Giovanni» di Mozart, che si avvarrà della regia di Mario Martone, con scene e costumi di Sergio Tramonti e le luci di Pasquale Mari. Il Maestro del Coro è Fabrizio Cassi.
Sul palco agiranno Andrzej Filonczyk, nel ruolo del titolo, Roberta Mantegna darà voce a Donna Anna, Krzysztof Baczyk sarà Leporello, Valentina Naforni a vestirà i panni di Zerlina, Bekhzod Davronov sarà Don Ottavio, Selene Zanetti ricoprirà il ruolo di Donna Elvira, Pablo Ruiz sarà Masetto e infine, non certo ultimo per importanza, Antonio Di Matteo sarà Il Commendatore.
«Sto lavorando molto bene con l’Orchestra e con il Coro e con un cast di grande duttilità e con il regista Martone la musica si giova della fluidità drammaturgica che valorizza aspetti persino nascosti della partitura», dice il maestro tedesco. «È difficile riprodurre il suono autentico, originario di Mozart: è già complicato convincere tutti gli interpreti della propria idea musicale del «Don Giovanni» e di quella chiarezza che deve essere propria di Mozart».
Ma c’è un suono che è la cifra specifica di ogni orchestra e occorre tenerne conto: «Certo. Il San Carlo è una delle più importanti Opera House del mondo, ricco di storia, di tradizione, che non necessariamente è stratificazione
Alle 19 alla Sala Molière di Pozzuoli diretta da Nando Paone in scena «Il Colloquio» del regista Eduardo Di Pietro con Renato Bisogno, Alessandro Errico, Marco Montecatino. A far da spunto i colloqui con i detenuti in carcere.