Corriere del Mezzogiorno (Campania)
FORNELLI 2.0 Mediterranea a Mergellina Nell’Osteria piatti semplici con prodotti ittici di qualità. Ottimo il fritto misto
Sei anni fa, quando per la prima volta feci visita all’«Osteria Mediterranea», rimasi favorevolmente colpito dalla proposta essenziale e verace del locale. Un test effettuato in settimana a pranzo ha confermato la precedente impressione. Questo ristorantino di nemmeno 20 posti nella natìa Mergellina rappresenta un’opzione interessante per chi ama la cucina marinara senza troppi arzigogoli. I piatti sono elaborati con materia prima di alta qualità con buona padronanza delle tecniche fondamentali. Qualche “buco” nell’offerta esplicitata nel menu (nel nostro caso il baccalà) viene compensato dalle proposte del giorno elencate a voce. L’offerta dei vini è sufficientemente ampia, i prezzi delle bottiglie mi sembrano corretti. Si inizia con una specialità non ittica, ma pur sempre mediterranea. Il carciofo: d’accordo non è ancora la stagione delle mammarelle, violacei fiori all’occhiello, da tempo immemorabile degli orti di Schito, ma l’ortaggio arrostito che arriva nel piatto ha le brattee sufficientemente carnose e il cuore morbido. L’altro antipasto è una gustosa insalata di polpo e patate della quale vanno lodate le consistenze del primo e delle seconde. Linguine con i ricci di mare: cottura della pasta abbastanza al dente, polpa dei ricci di provenienza turca ( mar Egeo che sempre Mediterraneo
è) dichiarata dal proprietario senza tanti giri di parole. È chiaro che quando è il periodo si usano i ricci freschi di provenienza rigorosamente locale che sono un’altra cosa. Ma abbiamo apprezzato comunque. Si è trattato di una colazione veloce. Per questo invece di soffermarci ad assaggiare un altro primo, siamo passati al secondo, la frittura di paranza del giorno (nella foto). Era composta da alicette, trigliette, un merluzzetto e una zanchetta (pesce piatto simile alla sogliola). Tutti di indiscutibile freschezza. Erano peraltro fritti correttamente e correttamente asciugati. Per accompagnarli abbiamo chiesto il misto di verdure di stagione, composto da funghi trifolati, friarielli, e scarole affogate, senza eccessi untuosi. In vista di Carnevale impossibile sottrarsi all’assaggio delle chiacchiere con sanguinaccio senza sangue ma buono. Buona anche la crema catalana che tuttavia non proponeva il caratteristico contrappunto tra il freddo della crema e il caldo della croccante copertura di zucchero bruciato.