Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Povero Napoli Ha il mal di gol Zero reti segnate in 5 trasferte consecutive
Una crisi continua, che non sembra avere sbocchi positivi e anzi peggiora. I numeri non sono confortanti in un momento chiave della stagione dove il Napoli ha praticamente perso con tutte le grandi del campionato e si è trasformata da squadra spettacolare in una che galleggia a fatica ed è vicina ad affondare.
Contro il Milan al Meazza è arrivata l’ottava sconfitta stagionale, la quinta nella gestione di Mazzarri su undici partite. Quello che più preoccupa è che il Napoli continua a non segnare. Da ben sette gare gli azzurri non vanno in gol e di queste ben cinque trasferte consecutive (un pareggio e quattro sconfitte). Numeri davvero disastrosi che non si registravano addirittura dal 1979, ben 45 anni fa dove i partenopei rimasero a secco di gol in sei gare fuori casa di fila in Serie A. Un ruolino di marcia negativo. La media è di 1,27 a partita contro quella di Garcia che era 1,75. Insomma, il tecnico toscano non è riuscito ad incidere. Il modulo 3-5-1-1 con la difesa a cinque in fase di non possesso non ha portato nessuno sbocco offensivo, anzi ha peggiorato le cose. Lo schieramento si è dimostrato solido ma poco funzionale. Un possesso palla sterile che ha portato ad occasioni non sfruttate dagli attaccanti. Un vero e proprio mal di gol, ma anche un equilibrio che sembra smarrito. Aggiungere un difensore in più non vuole dire che si riesca a difendere meglio, anzi. Mazzarri pur alternando il suo vecchio modulo con la difesa a quattro ha incassato ben quattordici reti (compresa la Champions) sintomo di un equilibrio perduto e mai ritrovato. E risulta impietoso anche il confronto delle classifiche rispetto alla stagione scorsa: -27 punti. Eppure la squadra, a parte Osimhen, è al completo e anche i nuovi arrivati, visto anche
Kvara, su di lui sono poggiate le speranze dei tifosi lo scarso impiego, non stanno incidendo. Il tecnico toscano si sta affidando alla vecchia guardia che è sempre più lontana dagli standard di rendimento della passata stagione. Occorre linfa nuova e un po’ di coraggio, perché contro le grandi, e nelle prossime quindici partite, si dovrà fare molto meglio in trasferta per risalire la china di una classifica deficitaria e un Napoli distante ben sette lunghezze dal quarto posto utile per la Champions.
L’Europa, allo stato attuale, sembra un miraggio. Alle porte c’è anche la sfida degli ottavi con il Barcellona, ultimo reale obiettivo della stagione.