Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Reparti pressati contro la recinzione Da qui la reazione di alleggerimento»
La nota della Questura e la protesta del sindacato della Polizia Coisp
NAPOLI Le grate della cancellata che circonda la sede della Rai di viale Marconi alle spalle e davanti i manifestanti che avanzano. Si parte da qui — da questi due punti fermi evidenti in tutti i filmati disponibili — per avviare l’istruttoria sulle cariche della Polizia nei confronti dei manifestanti pro Palestina.
La nota ufficiale della Questura di Napoli è chiara e asciutta. «La pressione esercitata dai manifestanti sui poliziotti ha schiacciato i reparti inquadrati verso la recinzione della sede Rai e ciò ha determinato una reazione di alleggerimento che ha chiaramente impedito l’interlocuzione con i manifestanti circa le loro reali intenzioni. Si ricorda anche che sono ricorsi alle cure mediche, in totale, cinque appartenenti alla Polizia di Stato, tra cui il dirigente del servizio di Ordine pubblico, due dipendenti del Commissariato San Paolo e altri due operatori del Reparto Mobile di Napoli, che hanno riportato prognosi di 10 e 20 giorni ».
Ai piani alti degli uffici della Polizia di Stato si è lavorato dal pomeriggio di ieri per mettere insieme una ricostruzione completa di quello che è accaduto. E c’è la consapevolezza che la situazione sia stata gestita nell’unico modo possibile. Insomma quella dei poliziotti è stata una reazione dovuta, rispetto all’avanzare del gruppo di manifestanti che si sono buttati loro addosso. Con l’intenzione di affiggere uno striscione, diranno poi. Una intenzione però non dichiarata riferiscono i poliziotti, che hanno dunque reagito per sventare un eventuale attacco alla Rai, obiettivo sensibile.
Si è proceduto in maniera protocollare, la polizia ha agito come richiesto in questi casi e tutto sarà riferito all’autorità giudiziaria, alla quale saranno presentati anche i filmati acquisiti insieme con le dichiarazioni dei poliziotti presenti. Immagini dalle quali si vede anche chiaramente che il reporter rimasto ferito durante gli scontri è rimasto vittima di un colpo sferrato da uno dei manifestanti.
«È inaccettabile che un gruppo di estremisti, violando le norme, abbia deciso di inscenare una manifestazione non autorizzata spingendo con le spalle al muro e insultando i poliziotti accorsi per tutelare l’ordine pubblico. Ed è ancora più grave che alcuni esponenti della classe politica, invece di condannare questi comportamenti e queste manifestazioni illegali, ancora una volta preferiscano attaccare la Polizia e i poliziotti. Incitare e sostenere chi commette reati è un reato — dice Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp —. Il comportamento violento e aggressivo dei manifestanti ha reso necessari alleggerimenti, sia per evitare che i poliziotti venissero sopraffatti e schiacciati dalla folla, sia per impedire l’assalto alla sede Rai. È sufficiente osservare le immagini che sono per verificarlo».
Numerose le reazioni che si sono levate dal mondo politico in seguito alle cariche. Il deputato del Pd Emiliano Fossi ha chiesto al ministro Piantedosi di verificare la dinamica esatta di quanto accaduto. In apertura di seduta in Aula la vicepresidente M5s di palazzo Madama, Mariolina Castellone ha espresso solidarietà ai manifestanti, mentre i parlamentari della Lega in Commissione vigilanza Rai definiscono «vergognoso l’attacco alla Rai a Napoli. Solidarietà all’Amministratore Delegato per le minacce ricevute e agli agenti feriti negli scontri avuti con chi da una parte parla di pace e democrazia, ma poi affida alla violenza e alla prevaricazione la propria protesta. Il confronto può essere aspro, ma non si possono tollerare simili episodi che devono essere condannati unanimemente, senza se e senza ma».