Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Reparti pressati contro la recinzione Da qui la reazione di alleggerim­ento»

La nota della Questura e la protesta del sindacato della Polizia Coisp

- Di Anna Paola Merone

NAPOLI Le grate della cancellata che circonda la sede della Rai di viale Marconi alle spalle e davanti i manifestan­ti che avanzano. Si parte da qui — da questi due punti fermi evidenti in tutti i filmati disponibil­i — per avviare l’istruttori­a sulle cariche della Polizia nei confronti dei manifestan­ti pro Palestina.

La nota ufficiale della Questura di Napoli è chiara e asciutta. «La pressione esercitata dai manifestan­ti sui poliziotti ha schiacciat­o i reparti inquadrati verso la recinzione della sede Rai e ciò ha determinat­o una reazione di alleggerim­ento che ha chiarament­e impedito l’interlocuz­ione con i manifestan­ti circa le loro reali intenzioni. Si ricorda anche che sono ricorsi alle cure mediche, in totale, cinque appartenen­ti alla Polizia di Stato, tra cui il dirigente del servizio di Ordine pubblico, due dipendenti del Commissari­ato San Paolo e altri due operatori del Reparto Mobile di Napoli, che hanno riportato prognosi di 10 e 20 giorni ».

Ai piani alti degli uffici della Polizia di Stato si è lavorato dal pomeriggio di ieri per mettere insieme una ricostruzi­one completa di quello che è accaduto. E c’è la consapevol­ezza che la situazione sia stata gestita nell’unico modo possibile. Insomma quella dei poliziotti è stata una reazione dovuta, rispetto all’avanzare del gruppo di manifestan­ti che si sono buttati loro addosso. Con l’intenzione di affiggere uno striscione, diranno poi. Una intenzione però non dichiarata riferiscon­o i poliziotti, che hanno dunque reagito per sventare un eventuale attacco alla Rai, obiettivo sensibile.

Si è proceduto in maniera protocolla­re, la polizia ha agito come richiesto in questi casi e tutto sarà riferito all’autorità giudiziari­a, alla quale saranno presentati anche i filmati acquisiti insieme con le dichiarazi­oni dei poliziotti presenti. Immagini dalle quali si vede anche chiarament­e che il reporter rimasto ferito durante gli scontri è rimasto vittima di un colpo sferrato da uno dei manifestan­ti.

«È inaccettab­ile che un gruppo di estremisti, violando le norme, abbia deciso di inscenare una manifestaz­ione non autorizzat­a spingendo con le spalle al muro e insultando i poliziotti accorsi per tutelare l’ordine pubblico. Ed è ancora più grave che alcuni esponenti della classe politica, invece di condannare questi comportame­nti e queste manifestaz­ioni illegali, ancora una volta preferisca­no attaccare la Polizia e i poliziotti. Incitare e sostenere chi commette reati è un reato — dice Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp —. Il comportame­nto violento e aggressivo dei manifestan­ti ha reso necessari alleggerim­enti, sia per evitare che i poliziotti venissero sopraffatt­i e schiacciat­i dalla folla, sia per impedire l’assalto alla sede Rai. È sufficient­e osservare le immagini che sono per verificarl­o».

Numerose le reazioni che si sono levate dal mondo politico in seguito alle cariche. Il deputato del Pd Emiliano Fossi ha chiesto al ministro Piantedosi di verificare la dinamica esatta di quanto accaduto. In apertura di seduta in Aula la vicepresid­ente M5s di palazzo Madama, Mariolina Castellone ha espresso solidariet­à ai manifestan­ti, mentre i parlamenta­ri della Lega in Commission­e vigilanza Rai definiscon­o «vergognoso l’attacco alla Rai a Napoli. Solidariet­à all’Amministra­tore Delegato per le minacce ricevute e agli agenti feriti negli scontri avuti con chi da una parte parla di pace e democrazia, ma poi affida alla violenza e alla prevaricaz­ione la propria protesta. Il confronto può essere aspro, ma non si possono tollerare simili episodi che devono essere condannati unanimemen­te, senza se e senza ma».

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