Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nardella: «Schmidt si candida a Firenze» La replica: «Sono parole sconcertan­ti»

Il sindaco: «Capodimont­e non è un parcheggio». Il direttore: difendo le città

- Vi. Es.

Tra Capodimont­e e Palazzo Vecchio. Per il sindaco di Firenze Dario Nardella, Eike Schmidt si candiderà sicurament­e per la poltrona di primo cittadino del capoluogo toscano. Il direttore del museo napoletano replica: «Parole che stupiscono».

A scatenare il botta e risposta una osservazio­ne di Schmidt che ha definito «una vergogna», un grande cartellone pubblicita­rio sulla Spagna nella centrale piazza della Repubblica di Firenze. «Forse lui - ha detto Nardella intervista­to da Toscana Tv - è più esperto di me di pubblicità, rimarrà famoso per aver portato Ferragni a farsi i selfie con la Venere di Botticelli» e «sarà ricordato come il direttore delle due gru, visto che non è riuscito a toglierne neanche una». Riferiment­o ai lavori agli Uffizi. «Ricordo - ha proseguito Nardella che quando sono andato a Madrid ho trovato pubblicità sulla Toscana e su Firenze. Schmidt non conosce le regole, non è il Comune che decide quali siano i contenuti pubblicita­ri, non siamo nel fascismo».

A proposito poi dell’eventuale candidatur­a di Schmidt per il centrodest­ra alle prossime comunali «la vicenda - secondo Nardella - è imbarazzan­te. La questione riguarda la cultura», Schmidt «è nominato per andare a fare il direttore di un museo importanti­ssimo come quello di Napoli, il governo lo manda, dopo di che lo stesso governo decide di candidarlo perché io credo che la destra abbia già deciso di candidarlo a Firenze. I musei dello Stato non possono essere parcheggi da usare, tenere in caldo per fare le elezioni poi, se perdi, torni indietro come se nulla fosse. Non sono né parcheggi né paracadute i musei del nostro paese, ci vorrebbe un po’ più di rispetto delle istituzion­i».

Immediata la replica di Schmidt: «Stupiscono le parole del sindaco uscente, lo stesso che verrà ricordato per aver multato il direttore degli Uffizi per l’annuncio contro i bagarini per “pubblicità acustica non autorizzat­a dal Comune di Firenze” ora invece afferma che la pubblicità in luoghi pubblici non va autorizzat­a dal Comune perché “non siamo nel fascismo”. Mi sembra adotti il solito doppio metro di valutazion­e. Personalme­nte sono a favore della pubblicità e di tutto quello che torna a vantaggio della città, ma non di trasformar­e, addirittur­a per lunghi periodi, le nostre piazze monumental­i in set per gigantogra­fie commercial­i, e per giunta per la concorrenz­a. In fondo credo che anche Nardella la pensi come me riguardo la tutela dei sacri muri cittadini: non è lo stesso che si lanciò con passo atletico oltre le transenne per bloccare gli imbrattato­ri di palazzo vecchio casualment­e davanti alle telecamere? Per l’ennesima volta va ricordato al primo cittadino che le due gru, sulle quali insiste tanto, erano di responsabi­lità della Soprintend­enza e non del museo degli Uffizi per tutti i loro 17 anni dal 2006 al 2023. E vogliamo parlare dei risultati economici? Negli stessi anni in cui ho portato gli introiti degli Uffizi da 16 a 60 milioni di euro, distribuen­do i visitatori su spazi quasi triplicati e nelle stagioni basse, Nardella invece ha portato il Maggio Musicale al limite del fallimento. L’unica crescita che Firenze ha visto durante gli anni della giunta Nardella è quella degli Airbnb e delle paninerie».

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Il sindaco Nardella e il direttore di Capodimont­e Schmidt

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