Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Nella Cumana non ci sono martelletti frangivetro»
La denuncia di un macchinista, la risposta di Eav: regolare la presenza in cabina di guida
NAPOLI I martelletti che, in caso di emergenza, dovrebbero essere utilizzati dai viaggiatori sui treni della Cumana e della Circumflegrea per infrangere il vetro ed aprire una rapida via di fuga verso l’esterno sono fantasmi. Al loro posto gli alloggiamenti vuoti.
Il caso è tornato di attualità alcuni giorni fa, quando Enzo Pinto, un macchinista aderente all’Unione sindacale di base, ha rifiutato di partire da Montesanto adducendo come motivazione proprio la mancanza dei martelletti sul convoglio. Il coordinatore della trazione che era di turno lo ha invitato a partire, sostenendo che fossero sufficienti i due martelletti presenti in ciascuna delle cabine di guida. Il ferroviere ha chiesto una comunicazione scritta, ma non è arrivata. Alla fine il treno che avrebbe dovuto lasciare la banchina di Montesanto alle 17.20 è stato soppresso e la stessa sorte ha subito quello da Torregaveta delle 18.14. Pinto è stato successivamente sospeso dal soldo e dal servizio con una nota nella quale Eav, la società regionale di trasporto che gestisce Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea, sostiene di avere riscontrato a seguito di verifica la regolare presenza dei martelletti a bordo. Con riferimento, evidentemente, a quelli in cabina di guida.
Il macchinista a sua volta ha presentato denuncia. Certo è che i martelletti continuano a latitare. Vero è che sono nelle cabine dei macchinisti, ma è vero anche che un treno può essere lungo fino a 100 metri e che, in caso di pericolo e di panico a bordo, riesce difficile immaginare il macchinista che impugna il martelletto e percorre il convoglio per tutta la sua lunghezza aprendo varchi nei vetri adibiti ad uscita di emergenza. Eav, tuttavia, garantisce che l’assenza dei dispositivi che i treni hanno in dotazione quando escono dalle officine di costruzione non rappresenta un pericolo e non è motivo tale da impedirne la circolazione.
«Già nel 2022 – informa abbiamo inviato una comunicazione ad Anfisa, l’agenzia che gestisce la sicurezza del trasporto ferroviario, in risposta ad una nota da essa inoltrataci. Abbiamo fatto presente che i treni aziendali sono esposti continuamente a molteplici atti di vandalismo da parte di utenti che rimuovono i martelletti. Per questo abbiamo disposto la custodia di un martelletto nel vano delle dotazioni di bordo (nella cabina del macchinista, ndr) affinché il capotreno ne abbia sempre uno disponibile in caso di necessità».
Le dodici porte degli elettroteni, poi, a detta di Eav, garantiscono comunque la possibilità di una rapida evacuazione in caso di pericolo. Le custodie dei martelletti, dunque, resteranno ancora vuote sui vagoni della Cumana e della Circumflegrea. 248 euro (+3,1%). Rincari superiori rispetto all’indice dei prezzi al consumo che nel 2023 ha registrato una variazione media annua del +5,9% rispetto all’anno precedente. Le assicurazioni hanno applicato aumenti superiori, per l’Adoc ingiustificati ed insostenibili, con dei sistemi non equilibrati e non sempre trasparenti». Per queste ragioni, l’Adoc ha presentato al tavolo della Commissione di Allerta Prezzi una serie di proposte per calmierare i prezzi dell’Rc auto e tutelare i consumatori. Per l’Adoc è necessario rivedere il metodo di attribuzione della classe di merito bonus-malus, in quanto il sistema attuale penalizza eccessivamente i consumatori in caso di incidente e ripartire la componente di rischio territoriale su tutte le province italiane, per una maggiore mutualità sociale e per evitare che automobilisti virtuosi paghino cifre altissime solo perché vivono in determinate zone. L’Adoc propone di inasprire la lotta alle truffe assicurative per evitare che i costi ricadano sugli onesti e di rivedere il meccanismo del risarcimento diretto con Cid a una sola firma per evitare abusi. È doveroso rafforzare i controlli sulla copertura assicurativa per contrastare circolazione di veicoli senza assicurazione e stabilire una tariffa flat unica per chi non ha uno storico assicurativo, come neopatentati e under 26, per riequilibrare i costi su tutto il territorio nazionale.