Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’Ad di Stellantis: «Pomigliano è strategica Sostituiremo la Panda»
I delegati di fabbrica: «Serve un piano per il futuro»
Si stava riunendo già da qualche minuto il Consiglio di fabbrica unitario dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco quando sono arrivate le nuove dichiarazioni dell’amministratore delegato del gruppo automobilistico Carlos Tavares, che ha praticamente gettato acqua sul fuoco. Quel «fuoco» acceso proprio da lui qualche settimana fa, annunciando «urbi et orbi» che i due siti industriali di Mirafiori e Pomigliano rischiavano grosso e la prospettiva futura poteva essere di tagli agli organici. Ieri invece le sue dichiarazioni sono state diametralmente opposte, un cambio di rotta a 360 gradi.
«La Panda sarà sostituita ha detto l’amministratore delegato di Stellantis - in un incontro con i giornalisti italiani sui conti 2023 - siamo soddisfatti degli incentivi. È un’ottima decisione, ringraziamo il governo. I consumatori ne trarranno beneficio». «Per raggiungere l’obiettivo di produrre un milione di veicoli – ha aggiunto Tavares dobbiamo lavorare con il governo italiano ed è quello che stiamo facendo». «Pomigliano - ha sottolineato - è al massimo della capacità produttiva, il livello di attività è molto solido. Abbiamo bisogno di più Panda, l’attuale modello cesserà nel 2026 e sarà sostituito. L’Alfa Romeo Tonale è un successo, sarà esportata anche negli Stati Uniti come la Hornet e quindi lo stabilimento continuerà a produrre a pieno regime».
Per molti, lavoratori e sindacati, queste nuove affermazioni di Tavares «sono la conferma che le prime, quelle relative ai tagli futuri di personale erano un bluff per spingere il Governo a elargire gli incentivi». Ma fanno notare i sindacati che ora però è necessario sapere con gli incentivi governativi quale missione produttiva sostituirà a Pomigliano la produzione della Panda ed avere le necessarie garanzie che si attendono i lavoratori. «È importante fare fronte comune – fa notare Biagio Trapani, segretario generale della Fim di Napoli serve fare chiarezza sulla visione che, Governo da una parte e Stellantis dall’altra, hanno sul futuro del settore in Italia. Le sfide fatte e vinte nel passato hanno dimostrato quanta professionalità e quanto attaccamento ci sia nel sito di Pomigliano. Non siamo oggi in una situazione catastrofica, il sito è in piena saturazione organica e organizzativa, ma ci potremmo ritrovare in questa condizione se non ci muoviamo adesso, il 2026 è dietro l’angolo». Non a caso per Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm di Napoli e Campania «il grande problema in Italia è che manca una visione strategica dell’industria italiana partendo dall’Ilva, all’automotive e all’elettrodomestico e navale». Ma Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom di Napoli chiede che «Tavares o i vertici di Stellantis vengano al più presto a Pomigliano a chiarire qual è il futuro dello stabilimento e dei lavoratori».
I sindacati lo hanno ribadito ieri nel corso di un incontro al Municipio di Pomigliano d’Arco, convocato dall’amministrazione comunale in preparazione di un Consiglio Comunale monotematico su Stellantis che si terrà il 23 febbraio alle ore 18 in Aula Consiliare e che affronterà proprio la questione della nuova missione produttiva del Giambattista Vico, di un chiaro piano industriale che vada non solo a supporto dei lavoratori dello stabilimento, ma anche delle tante aziende del territorio dell’indotto automotive. Alla seduta del 23 febbraio a Pomigliano saranno invitati anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca e il Ministro dele Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.