Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’Ad di Stellantis: «Pomigliano è strategica Sostituire­mo la Panda»

I delegati di fabbrica: «Serve un piano per il futuro»

- Paolo Picone

Si stava riunendo già da qualche minuto il Consiglio di fabbrica unitario dello stabilimen­to Stellantis di Pomigliano d’Arco quando sono arrivate le nuove dichiarazi­oni dell’amministra­tore delegato del gruppo automobili­stico Carlos Tavares, che ha praticamen­te gettato acqua sul fuoco. Quel «fuoco» acceso proprio da lui qualche settimana fa, annunciand­o «urbi et orbi» che i due siti industrial­i di Mirafiori e Pomigliano rischiavan­o grosso e la prospettiv­a futura poteva essere di tagli agli organici. Ieri invece le sue dichiarazi­oni sono state diametralm­ente opposte, un cambio di rotta a 360 gradi.

«La Panda sarà sostituita ha detto l’amministra­tore delegato di Stellantis - in un incontro con i giornalist­i italiani sui conti 2023 - siamo soddisfatt­i degli incentivi. È un’ottima decisione, ringraziam­o il governo. I consumator­i ne trarranno beneficio». «Per raggiunger­e l’obiettivo di produrre un milione di veicoli – ha aggiunto Tavares dobbiamo lavorare con il governo italiano ed è quello che stiamo facendo». «Pomigliano - ha sottolinea­to - è al massimo della capacità produttiva, il livello di attività è molto solido. Abbiamo bisogno di più Panda, l’attuale modello cesserà nel 2026 e sarà sostituito. L’Alfa Romeo Tonale è un successo, sarà esportata anche negli Stati Uniti come la Hornet e quindi lo stabilimen­to continuerà a produrre a pieno regime».

Per molti, lavoratori e sindacati, queste nuove affermazio­ni di Tavares «sono la conferma che le prime, quelle relative ai tagli futuri di personale erano un bluff per spingere il Governo a elargire gli incentivi». Ma fanno notare i sindacati che ora però è necessario sapere con gli incentivi governativ­i quale missione produttiva sostituirà a Pomigliano la produzione della Panda ed avere le necessarie garanzie che si attendono i lavoratori. «È importante fare fronte comune – fa notare Biagio Trapani, segretario generale della Fim di Napoli serve fare chiarezza sulla visione che, Governo da una parte e Stellantis dall’altra, hanno sul futuro del settore in Italia. Le sfide fatte e vinte nel passato hanno dimostrato quanta profession­alità e quanto attaccamen­to ci sia nel sito di Pomigliano. Non siamo oggi in una situazione catastrofi­ca, il sito è in piena saturazion­e organica e organizzat­iva, ma ci potremmo ritrovare in questa condizione se non ci muoviamo adesso, il 2026 è dietro l’angolo». Non a caso per Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm di Napoli e Campania «il grande problema in Italia è che manca una visione strategica dell’industria italiana partendo dall’Ilva, all’automotive e all’elettrodom­estico e navale». Ma Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom di Napoli chiede che «Tavares o i vertici di Stellantis vengano al più presto a Pomigliano a chiarire qual è il futuro dello stabilimen­to e dei lavoratori».

I sindacati lo hanno ribadito ieri nel corso di un incontro al Municipio di Pomigliano d’Arco, convocato dall’amministra­zione comunale in preparazio­ne di un Consiglio Comunale monotemati­co su Stellantis che si terrà il 23 febbraio alle ore 18 in Aula Consiliare e che affronterà proprio la questione della nuova missione produttiva del Giambattis­ta Vico, di un chiaro piano industrial­e che vada non solo a supporto dei lavoratori dello stabilimen­to, ma anche delle tante aziende del territorio dell’indotto automotive. Alla seduta del 23 febbraio a Pomigliano saranno invitati anche il governator­e della Campania, Vincenzo De Luca e il Ministro dele Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

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La seduta dedicata a Stellantis in consiglio comunale a Pomigliano

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