Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Cultura, dal Mic 800 milioni

- Di Gennaro Sangiulian­o

Le risorse dirette del Ministero della Cultura destinate ai beni e alle attività culturali in Campania ammontano infatti a un totale di oltre 800 milioni di euro (842.817.943,05 €): soldi erogati per cantieri in corso, interventi da realizzare e opere concluse, impiegati con efficacia ed efficienza.

Circa 250 milioni di euro (249.264.255,70 €) di fondi ordinari sono destinati a oltre 380 interventi programmat­i e in corso per la tutela e valorizzaz­ione di musei, parchi archeologi­ci, archivi di Stato, bibliotech­e e monumenti. Tra questi ci sono Capodimont­e, il Mann, il Complesso dei Girolamini, la Badia di Cava dei Tirreni, la Reggia di Caserta, l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, gli scavi di Cuma, Ercolano e Pompei.

Oltre 400 milioni di euro (408.809.350,53 €) di fondi Pnrr, pari a circa il 10% delle risorse complessiv­e di competenza del Mic, sostengono più di 1.000 tra interventi e soggetti beneficiar­i, tra i quali il parco archeologi­co di Paestum e Velia, il museo archeologi­co dei Campi Flegrei nel castello di Baia, la Biblioteca Nazionale di Napoli, il Maschio Angioino, diversi cinema e teatri del territorio

resi più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici.

130 milioni di euro vanno al recupero del Real Albergo dei Poveri di Palazzo Fuga a Napoli, destinato a divenire il centro culturale più grande d’Europa, con il Piano strategico Grandi attrattori culturali del Pnrr.

Quasi 40 milioni di euro di contributi (38.616.638,65 €) vengono erogati annualment­e a favore di organismi dello spettacolo dal vivo, mentre oltre 16 milioni di euro (16.127.698,17 €) sostengono le realtà campane dell’industria cinematogr­afica.

Ma non è tutto qui. Grazie alla decisione del Mic di aderire alla possibilit­à introdotta dal regolament­o europeo 2020/558 di richiedere il 100% di rimborso Ue, anziché il 75%, sulle spese dichiarate nel periodo contabile luglio

2020 – 30 giugno 2022, sono state liberate ulteriori risorse per il completame­nto di interventi già avviati sul Pon e al sostegno della filiera delle imprese culturali e creative del Mezzogiorn­o. Ciò ha permesso di riprogramm­are la dotazione finanziari­a del Programma Operativo Complement­are (Poc), ammettendo a finanziame­nto 44 progetti in Campania.

Si tratta in gran parte di interventi relativi a lavori di restauro, dalla Reggia di Caserta al Parco Archeologi­co dei Campi Flegrei e fino alla Reggia di Carditello e Castel Sant’Elmo a Napoli. Un lungo elenco che comprende anche progetti relativi alla digitalizz­azione di archivi, come nel caso del Mann e di adeguament­o degli impianti di climatizza­zione di musei e migliorame­nto dell’accessibil­ità a siti archeologi­ci, come

nel caso dell’Anfiteatro Flavio a Pozzuoli e la realizzazi­one di servizi per l’accesso al parco archeologi­co di Cuma.

Risorse sono anche destinate al restauro della Certosa di San Lorenzo in Padula, al parco archeologi­co di Paestum e Velia dove verrà anche migliorata l’accessibil­ità ai disabili, al completame­nto della riqualific­azione del Museo di Capodimont­e, alle opere di recupero degli affreschi e delle aree di giardino della Casa di Cerere e della Domus delle Nozze d’Argento nel Parco archeologi­co di Pompei, al restauro del settore settentrio­nale delle fortificaz­ioni tra la Torre di Mercurio e la Torre X sempre a Pompei, all’allestimen­to degli spazi espositivi e multimedia­li delle Scuderie Borboniche di Palazzo Reale a Napoli, alla creazione di un museo digitale degli Scavi di Ercolano, alla riqualific­azione dell’ex Spolettifi­cio di Torre Annunziata, che ospiterà i servizi di accoglienz­a e una sezione espositiva dell’area archeologi­ca di Oplontis, al migliorame­nto della fruizione dell’archivio storico del Complesso dei Girolamini, alla valorizzaz­ione del medagliere e al completame­nto del Braccio Nuovo del Mann.

Questa è la politica di fatti incontrove­rtibili e inconfutab­ili che stride con il non fare parolaio. Basta recarsi alla Floridiana al Vomero per capire cosa è stato fatto, in meno di un anno, per passare dal degrado alla rinascita. Noi lavoriamo per la cultura nella Regione Campania con investimen­ti mai visti in precedenza, svolgendo un lavoro serio e costante.

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