Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pioggia di milioni dopo lo scudetto Ma in campo il gioco è povero

Oltre 77 dalla Champions e ben 120 di «utili»

- Donato Martucci Ciro Troise

Il Napoli è sempre più nell’elite dei club europei a livello economico. Lo testimonia­no i rapporti degli analisti che hanno studiato i bilanci delle società del 2023. Se da un lato il presidente Aurelio De Laurentiis può gongolare per gli introiti che hanno generato lo scudetto e i quarti di Champions, ora è preoccupat­o che non possa fare altrettant­o la prossima stagione visto che al momento è fuori da ogni competizio­ne europea e la corsa al quarto posto, utile per la qualificaz­ione alla massima competizio­ne continenta­le, è di fondamenta­le importanza. Società ricca ma povertà in campo.

Il rapporto dell’Uefa che analizza i ricavi del 2023 fotografa una crescita esponenzia­le dei club europei. In particolar­e, tra i virtuosi e che hanno generato il maggiore incremento di utili c’è il Napoli

con un +120 milioni, a testimonia­nza dell’ottimo operato a livello dirigenzia­le, seppur con una società snella e senza infrastrut­ture di proprietà a dispetto dei suoi competitor europei. Ecco perché il patron azzurro insiste nel voler costruire un nuovo stadio, ultramoder­no, che possa generare ulteriori ricavi. Oppure avere in affidament­o per molti anni il Maradona e magari modellarlo sugli standard europei. Tra i club continenta­li che hanno già depositato i conti del 2023, dove si segnala un inversione di tendenza rispetto agli anni della pandemia, con un risultato operativo positivo per mezzo miliardo di euro, c’è anche il Napoli (+123 milioni) e il Milan (+76). Ad avvalorare la crescita esponenzia­le del club azzurro anche uno studio recente del Football Money League, dove il Napoli è stata inserito al diciannove­simo posto al mondo per il fatturato. L’anno precedente non era nemmeno tra i primi trenta.

In una stagione il fatturato è quasi raddoppiat­o: è passato da 157 milioni (il dato più basso del quinquenni­o) a 268 milioni di euro. Il Napoli, quest’anno, per il solo fatto di aver raggiunto gli ottavi di finale ha incassato finora 67,13 milioni di euro più 10 dalla Champions. Tra bonus partecipaz­ione (15,64 milioni), ranking storico (22,8), market pool (9), bonus risultati (9,33) e bonus ottavi (9,6). Qualora dovesse raggiunger­e i quarti si aggiungere­bbe un premio di 10,6 milioni di euro, oltre all’incasso garantito per i biglietti venduti e ai bonus per la vittoria (2,8 milioni di euro) e 930.000 per il pareggio.

Secondo l’ultimo rapporto finanziari­o dell’Uefa, sono gli spagnoli del Real Madrid a guidare la speciale graduatori­a, mentre la ricca Premier League inglese conta ben nove club nella top 20. I ricavi del Real sono pari a 841 milioni di euro, davanti ai detentori della Champions League Manchester City (836 milioni di euro). Il Barcellona, prossimo avversario del Napoli, invece ha fatto registrare 815 milioni di euro, mentre il Paris SaintGerma­in (804 milioni di euro). City e Psg sono rispettiva­mente di proprietà dei colossi Abu Dhabi e Qatar. I maggiori incrementi assoluti dei ricavi sono del Barcellona (+ 176 milioni di euro), del Paris StGermain (+137 milioni di euro), del Milan (+126 milioni di euro) e appunto del Napoli (+120 milioni di euro).

La scalata Il club azzurro è tra i top venti per introiti Ma se sfuma il quarto posto tornerà indietro

seguire i suoi compagni che faranno a meno di lui per la nona gara consecutiv­a a meno di clamorosi cambi di idea.

Sul campo Mazzarri prepara la sfida contro il Genoa, vincere è l’unica strada per tenere viva la speranza di rimontare sul quarto posto, occupato dalle due squadre più in forma della serie A oltre l’Inter capolista: l’Atalanta e il Bologna. Bisogna invertire la rotta riguardo al rendimento, serve una media superiore ai due punti a partita. Dal pubblico del Maradona arriva una lezione d’amore, con la carica dei centomila in cinque giorni tra Genoa e Barcellona. L’emergenza è un ricordo, in attesa di Osimhen il Napoli ha diverse soluzioni soprattutt­o a livello offensivo. Contro il Genoa potrebbe esserci il debutto assoluto di Traorè, tenuto in panchina nelle sfide contro Verona e Milan e pronto per essere schierato nella formazione titolare sabato, nelle prove generali della Champions League che valgono tanto per il campionato. Zielinski è un separato in casa, si studiano soluzioni tattiche diverse. Traorè è una mezzala da uno contro uno, da triangolaz­ioni e attacco dell’area avversaria con il dribbling, poi c’è la risorsa Lindstrom che si sta rivelando incisivo a gara in corso, acquisendo fiducia dopo vari mesi complicati.

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