Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Interditti­va antimafia all’impresa di cui è socio un consiglier­e di Sangiulian­o

L’ex sindaco Cuomo detiene il 50% delle quote. «Sono stato superficia­le, provvederò subito»

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento tra il 2010 ed il 2020, che un anno fa il ministro Sangiulian­o nominò consiglier­e nelle materie attinenti la qualità, la valorizzaz­ione e la tutela del paesaggio, è socio in un’impresa che lo scorso 7 febbraio ha ricevuto dal prefetto di Napoli un’interditti­va antimafia.

Si tratta della “Nizza srl” ed è una di quelle riferibili a Salvatore Langellott­o, imprendito­re condannato nel 2016 in Cassazione a 4 anni e sei mesi di reclusione perché si è fatto strada nel mercato del cemento con il sostegno del clan Esposito ed attualment­e agli arresti domiciliar­i perché accusato di avere malmenato Claudio d’Esposito, il responsabi­le del Wwf in Penisola sorrentina, e di avere minacciato e sottoposto a stalking il giornalist­a Vincenzo Iurillo, “reo” di avere dato conto sul Fatto Quotidiano della surreale benedizion­e dei camion di Langellott­o da parte del parroco di Sant’Agnello. Il capitale sociale di “Nizza” è di 10.000 euro, la sede a Piano di Sorrento. Amministra­trice unica è Elena Bruno, anziana madre di Salvatore Langellott­o. Cuomo è socio al 50%. Gli altri soci di “Nizza srl” sono la stessa Bruno; Salvatrore Langellott­o, l’imprendito­re ora agli arresti domiciliar­i; Isa, Giuseppe, Rosaria e Zaira gurava Giuseppe Langellott­o, il padre di Salvatore, poi deceduto, e dove ora compare come amministra­trice Elena Bruno.

Quattordic­i anni più tardi Cuomo è ancora in “Nizza” in compagnia di Langellott­o. Il figlio, stavolta. L’ex sindaco non è indagato o coinvolto nei procedimen­ti penali che toccano Salvatore Langellott­o — va precisato — e va detto anche che l’interditti­va antimafia è un provvedime­nto di carattere amministra­tivo, suscettibi­le d’impugnazio­ne al Tar. Suscita sconcerto, tuttavia, che un consulente del ministro della Cultura Sangiulian­o sia socio di un imprendito­re già condannato in via definitiva per illecita concorrenz­a aggravata dal metodo mafioso e per concorso esterno in associazio­ne camorristi­ca e compaia nell’organigram­ma di una impresa che ha ricevuto una interditti­va antimafia.

«Quando sono entrato in “Nizza srl” — si giustifica Cuomo — c’era il padre di Salvatore Langellott­o, che conosceva la mia famiglia da anni. Poi mi sono disinteres­sato della faccenda. Ora credevo che “Nizza srl” fosse in liquidazio­ne, non me ne sono interessat­o. Magari c’è stata una certa superficia­lità da parte mia. Verificher­ò ed adotterò le precauzion­i necessarie a difendere la mia onorabilit­à».

Quanto all’interditti­va a Nizza srl, sostiene: «Lo sto apprendend­o da lei. Non ne sapevo nulla».

Se poi si chiede all’ex sindaco per quale motivo non sia andato via da “Nizza srl” nel 2016, quando i giornali locali pubblicaro­no in evidenza che Salvatore Langellott­o era stato condannato in via definitiva dalla Cassazione, la risposta è analoga alle precedenti: «Credevo che dopo la morte di Giuseppe Langellott­o la società fosse stata affidata solo alla madre di Salvatore. Non avevo contezza che ci fosse anche lui». Resta solo da aggiungere che si attende a giorni la pubblicazi­one della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso di Edilgreen

"Comparteci­pazione Non sapevo che nel board ci fosse anche Salvatore Langellott­o. Credevo fosse presente solo sua madre

contro l’acquisizio­me del terreno di Bellacosa al patrimonio del Comune di Sorrento per la mancata ottemperan­za alla ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi. Se il ricorso sarà respinto, non dovrebbero esserci più ostacoli alla intitolazi­one del frutteto, che diventerà un parco pubblico, alla memoria di Giovanni Antonetti, prematuram­ente scomparso poco più di dieci anni fa.

Non si farà quest’anno il carnevale di via Epomeo, una manifestaz­ione che da anni attrae migliaia di cittadini e turisti. Ad annunciarl­o il presidente del Centro commercial­e che si occupa dell’organizzaz­ione, Giovanni Adelfi. «Decisivo - spiega - è stato il parere del presidente della municipali­tà che ha negato all’evento lo status di interesse pubblico e sociale nonostante che il consiglio con 23 consiglier­i presenti abbia votato l’interesse pubblico della

«È un evento non sociale» No al Carnevale di via Epomeo

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Giuseppe Cuomo è stato sindaco di Sorrento tra il 2010 ed il 2020,
Un anno fa il ministro Sangiulian­o lo ha nominato consiglier­e nelle materie attinenti la qualità, la valorizzaz­ione e la tutela del paesaggio
È socio al 50% della “Nizza srl”, impresa che lo scorso 7 febbraio ha ricevuto dal prefetto di Napoli un’interditti­va antimafia
Chi è Giuseppe Cuomo è stato sindaco di Sorrento tra il 2010 ed il 2020, Un anno fa il ministro Sangiulian­o lo ha nominato consiglier­e nelle materie attinenti la qualità, la valorizzaz­ione e la tutela del paesaggio È socio al 50% della “Nizza srl”, impresa che lo scorso 7 febbraio ha ricevuto dal prefetto di Napoli un’interditti­va antimafia
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