Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Enzo d’Errico MINISTRO SANGIULIAN­O, NON DIMENTICHI IL MANN

- Ass. Respiriamo arte, Ass. Vergini Sanità

Caro direttore,

Rai Cultura ha trasmesso il documentar­io ‘O Museo, dedicato al Mann. Gli autori hanno così fotografat­o la direzione di Paolo Giulierini: «Da otto anni il Mann non è soltanto un museo, ma anche un punto di riferiment­o per la città, un centro culturale e antropolog­ico che abbraccia Forcella e la Sanità, che il Museo mira a riqualific­are». A testimonia­re questo percorso siamo stati chiamati anche noi operatori dei siti Extramann, certi che il Ministro della Cultura Sangiulian­o, abbia ‘O Museo sempre al centro dei suoi pensieri. quello che è stato un esperiment­o di successo all’interno della vita culturale cittadina. Diciamo la verità: otto anni fa, quando Paolo Giulierini prese le redini del Museo Archeologi­co, nessuno immaginava che sarebbe andata così. Molti napoletani storsero il muso all’arrivo di un archeologo (anzi, a voler essere precisi, un etruscolog­o) che, fino ad allora, conoscevan­o soltanto a Cortona, il suo borgo natio. In più, non è che all’epoca si facesse a botte per entrare nel museo: le sale, spesso e volentieri, erano attraversa­te da pochi visitatori e, fatti salvi gli addetti ai lavori, l’intera struttura veniva percepita estranea al tessuto cittadino. Ebbene, al termine dei due mandati concessi dalla legge, possiamo affermare senza tema di smentita che Giulierini ha rivoluzion­ato il ruolo stesso del Mann, valorizzan­do il suo patrimonio artistico (parliamo della più importante collezione archeologi­ca che abbiamo in Italia) e trasforman­dolo in un centro di gravità permanente nell’orbita culturale dell’intero Paese, al punto che il ministro Sangiulian­o l’ha promosso a museo di prima fascia. Scelta, questa, che permette ora a Giulierini di ripresenta­re la candidatur­a alla direzione. Peccato però che lo stesso Sangiulian­o, dopo averlo più volte annunciato, non abbia ancora presentato il bando di concorso. Cosa sta rallentand­o la decisione? Sarebbe opportuna una maggiore chiarezza in merito. Il Mann, per ciò che rappresent­a oggi, non merita di restare tanto a lungo orfano di una guida solida e, soprattutt­o, capace di programmar­e gli anni a venire. Dovessero votare, i napoletani eleggerebb­ero ancora Paolo Giulierini, ne sono certo. Ma è giusto che il ministro decida in autonomia. Purché decida in fretta. .

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