Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Conte: proteste giuste Renzi a Fitto e Meloni: «Fate pace con Enzo, sbaglia solo nei modi»

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La destra vorrebbe usare il bazooka per fermarlo, costringer­lo alle dimissioni, estromette­rlo — come chiede il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri — dalla Conferenza delle Regioni. O come reclama il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio — a nome anche dei colleghi Vito Bardi, Roberto Occhiuto, Francesco Rocca, Giovanni Toti, Attilio Fontana, Francesco Roberti, Alberto Cirio, Christian Solinas, Renato Schifani, Donatella Tesei, Luca Zaia e Maurizio Fugatti — in una lettera al presidente della Conferenza, Massimilia­no Fedriga, di inserire «all’ordine del giorno la censura del comportame­nto di Vincenzo De Luca».

Il leader 5 Stelle, Giuseppe Conte, intravede, invece, nella protesta di De Luca la possibilit­à di fare breccia nel muro dell’opinione pubblica sul rischio delle riforme. «Le proteste di Vincenzo De Luca e degli amministra­tori contro l’Autonomia — ha detto l’ex premier —. sono ovvie, perché è un progetto che distrugge il Paese e i 5 Stelle sono capofila di questo moto di protesta».

Mentre Matteo Renzi, invitato ad un dibattito in un liceo di Maglie, nel Salento, (città natale di

Aldo Moro e di Raffaele Fitto) ha suggerito al ministro per il Sud e le Politiche di coesione di fare pace con De Luca: «Pensate al Mezzogiorn­o — gli ha detto il leader di Italia Viva —. Anziché stanziare 600 milioni per mandare tremila persone in Albania, mettete soldi per non far emigrare i ragazzi del Sud. Al ministro Fitto e alla Meloni dico: ricevete i governator­i e i sindaci del Sud. Si dica a Enzo De Luca di non utilizzare gli insulti, di non offendere nessuno e di non essere vittima del personaggi­o perché è un buon amministra­tore e lo faccia. Sta facendo una battaglia giusta, ma abbassiamo i toni. È un appello che faccio a Fitto e a De Luca e anche alla Meloni perché non può pronunciar­e frasi provocator­ie come “vadano a lavorare”».

Il capogruppo regionale della Lega, Severino Nappi, prepara una interrogaz­ione «in merito alle spese sostenute per la manifestaz­ione organizzat­a venerdì a Roma». E aggiunge: «Con quali soldi sono stati pagati il palco, l’impianto audio, la comunicazi­one, i tabelloni su cui campeggiav­a, in maniera del tutto impropria, il logo della Campania?». Inoltre, «da molte foto pubblicate dai diretti interessat­i

Nappi «Con quali soldi è stata pagata la trasferta nella capitale?»

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