Per niente Candida

Cara Candida, ho avuto una discussione con il ragazzo che frequento da qualche mese perché io sono zero gelosa e lui invece un po’ lo è. Io la trovo una cosa da trogloditi. Mi sembra che di questi tempi dovremmo esserci evoluti abbastanza da non stare a fare i possessivi. Lui però dice che non è che io sono gelosa, ma che semplicemente me ne frego e non tengo a lui. Da un uomo evoluto come lui, con due lauree, mi sarei aspettata un ragionamento più raffinato. Io, semplicemente, non mi preoccupo se non so dov’è o se mi dice che esce con gli amici, non mi faccio venire sospetti stupidi e credo che, se vuole fare qualcosa alle mie spalle, il cretino è lui. Inoltre, non mi piace se lui si informa su cosa faccio, se mi chiede chi ho visto eccetera, perché a volte io sono vaga magari per stanchezza o per non dilungarmi e a lui viene il sospetto che gli nascondo qualcosa. Magari non lo dice, ma vedo che mi scruta perplesso. Non crede anche lei che, oggi, con tutto quello che si sente dire sul patriarcato e la violenza, gli uomini dovrebbero imparare a zittire ogni gelosia e smettere di credere che, se uno non è geloso, non è innamorato?

Cara L. c’è gelosia e gelosia. O meglio, non è insana la gelosia in sé ma la sua cattiva gestione. Temere che la persona amata ci rimpiazzi con qualcun altro è un sentimento comprensibile e connaturato all’amore, invece, farsene una malattia, sprecarci elucubrazioni, avere reazioni immotivate e esagerate fa decisamente male alla coppia ed è foriero di sviluppi peggiori. Tuttavia, il timore di essere rimpiazzati ha una sua utilità perché dare per scontata la persona amata è la via più rapida per perderla, perciò stare allerta, chiedersi che cosa fa l’altro, se è ancora interessato a noi è il minimo sindacale del prendersi cura dell’amore e del rapporto. Da come lei mi descrive la vostra relazione, la gelosia del suo fidanzato non mi sembra patologica ma denota, semmai, che lui si sente trascurato, «non visto». Al di là delle motivazioni che lui adduce, è sicura che le