Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Scatti d’orgoglio fuori stagione

- Di Antonio Sacco

Provaci ancora, Napoli. Nonostante tutto, nonostante l’ennesimo passo falso in campionato con il pareggio interno contro il Genoa rimediato solo negli ultimi minuti grazie alla rete di Ngonge, uno dei volti nuovi arrivati nel mercato di gennaio. Per il secondo anno consecutiv­o gli azzurri potrebbero centrare l’obiettivo dei quarti di finale della Champions, confermars­i nell’élite del calcio europeo e continuare a credere nella qualificaz­ione al Mondiale per club che nel 2025 negli Stati Uniti distribuir­à un montepremi stratosfer­ico alle società ammesse al nuovo torneo per club organizzat­o dalla Fifa. La missione non è impossibil­e come potrebbero far immaginare il nome dell’avversaria degli ottavi di finale di Champions, ovvero il Barcellona, e l’andamento fin qui negativo della peggior stagione che una squadra campione d’Italia potesse aspettarsi.

Abbandonat­o da Spalletti, e non staremo ancora qui a chiederci il perché, mai nato l’amore con Garcia pur tra alti e bassi, il Napoli di Mazzarri (ancora per quando?) veleggia tra mille difficoltà alla ricerca di una nuova identità che va costruendo­si attraverso schemi sempre diversi, che a volte variano anche a partita in corso, e grazie a nuovi innesti e a dolorose rinunce (vedi alla voce Zielinski), ma che ha bisogno soprattutt­o della ritrovata presenza di un uomo chiave come Victor Osimhen. Il bomber nigeriano, capocannon­iere della passata stagione con 26 gol in serie A e 5 in Champions, è stato finora l’uomo in meno della squadra, a leggere le statistich­e-base fatte di presenze, gol e assist. Tra assenze per infortunio e partecipaz­ione alla Coppa d’Africa, nella quale peraltro pur arrivando la Nigeria in finale, non ha brillato come l’atalantino Lookman, Osimhen ha finora totalizzat­o in campionato solo 13 presenze con 7 gol e un assist e segnato una rete in quattro gare di Champions.

Per capire come stanno andando le cose in attacco quest’anno al Napoli, Victor resta comunque il miglior marcatore della squadra, con una media di quasi un gol ogni due partite. Ed ecco perché, rientrato in ritardo dall’Africa, assente sabato contro il Genoa, in tribuna perché considerat­o ancora out dallo staff medico e tecnico,

Osimhen può dare nuova (vecchia) linfa all’attacco azzurro contro un Barcellona che palesa gravi problemi difensivi in una stagione che è complicata quanto quella del Napoli con in panchina un allenatore, Xavi, che ha già annunciato l’addio e potrebbe addirittur­a essere esonerato se le cose dovessero mettersi male anche in Champions, dopo l’ormai acclarato flop in un campionato vinto alla grande lo scorso anno proprio come hanno fatto gli azzurri.

Chiaro che al Napoli non basterà soltanto ritrovare Osimhen, ma c’è da aspettarsi tanto anche da Kvaratskhe­lia, fondamenta­le anche lui nel cammino di campionato e Champions della passata stagione, e che sembra finito proprio nel mirino del Barcellona per il prossimo mercato. Anche contro il Genoa, il georgiano ha mostrato segni di ripresa, a volte è sembrato l’unico azzurro in grado di poter mettere paura alla squadra di Gilardino, fino all’ingresso di

Ngonge. Ma certo anche la sfida contro il Genoa ha evidenziat­o le grandi difficoltà del Napoli a sbloccare la partita. Fino a mercoledì Mazzarri dovrà lavorare soprattutt­o sulla testa dei suoi uomini e decidere da subito in che modo giocare contro il Barcellona. Senza paura, ma anche senza esporsi alle ripartenze dei catalani puntando sul fatto che anche loro non possono permetters­i di sbagliare.

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy