Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tutti i precedenti non sono a favore dei giocatori azzurri

È la terza volta in 5 anni che le squadre si affrontano Il Napoli non è mai riuscito ad imporsi contro gli iberici

- Donato Martucci

Una sfida da brividi, tra due squadre in crisi d’identità e di gioco. Napoli-Barcellona è la gara del riscatto per entrambe, reduci da un campionato non esaltante e da problemi di gioco ma non solo. La società spagnola è in piena ricostruzi­one e non più competitiv­a come un tempo, quando dominava la scena europea.

Resta una gara dal grande fascino e di prestigio perché la vetrina della Champions brilla ed ingolosisc­e i club anche per gli incassi che genera ed è guardata da moltissime persone in tv e fa guadagnare punti per il Mondiale per Club, vero obiettivo delle squadre di vertice in Europa.

Il Napoli però è quella che sta messa peggio: è al nono posto in graduatori­a e al momento è fuori dalle competizio­ni europee. Nonostante tutto i catalani, guidati in panchina dall’ex blaugrana Xavi, in una stagione condiziona­ta dai tanti infortuni, sono al terzo posto in classifica, a dieci punti di distanza dal Real Madrid capolista e dal Girona autentica rivelazion­e della Liga.

Due deluse a confronto che possono dara una svolta alla loro stagione anche dal punto di vista economico. Chi supera gli ottavi di finale ha infatti garantito dall’Uefa un premio di 10,6 milioni di euro, oltre all’incasso assicurato per i biglietti venduti e ai bonus per la vittoria (2,8 milioni di euro) e 930.000 per il pareggio. Un motivo in più, e non da poco, per profondere tante energie e gettare il cuore oltre l’ostacolo nel doppio confronto.

Sarà la terza volta in cinque anni che il Napoli affronta il Barcellona. L’ultimo confronto tra le due formazioni c’è stato nella stagione 2021/22, la prima di Spalletti in panchina. Erano i sedicesimi di finale di Europa League e il Napoli fu eliminato nel doppio confronto. In Spagna la squadra partenopea regge e finisce 1-1. Va in vantaggio con Zielinski e poi Ferran Torres sancisce il pareggio per la disperazio­ne degli azzurri che avevano sognato la grande impresa, dopo una partita davvero ottima.

Al ritorno al Maradona cambia completame­nte la scena. Ci si aspetta un grande spettacolo della squadra partenopea che ha il vantaggio di giocare davanti al pubblico amico ed invece è il Barca che mostra le sue migliori armi: possesso palla, pressing sui portatori e verticaliz­zazioni. Il Napoli è completame­nte in balia degli avversari è si assiste ad una vera e propria debacle. Dopo 13’ il Napoli è sotto già 2-0 per le reti di Jordi Alba e Frenkie De Jong. Insigne accorcia le distanze ma i blaugrana vanno ancora a segno con Piqué e Aubamejang.

Il gol di Politano nel finale serve ad indorare la pillola, ma il boccone è indigesto e gli azzurri devono dire addio alla competizio­ne.

Le due squadre si erano già affrontate nella stagione 2019/20 sempre per gli ottavi di finale di Champions League. All’andata, poche settimane prima dello scoppio della pandemia, finì 1-1 con gol di Mertens e Griezmann. Il ritorno si disputò addirittur­a ad agosto in un clima davvero surreale e con la stagione sospesa per mesi: vinse il Barcellona 3-1. Rete di Insigne per gli azzurri e di Lenglet, Messi e Suarez i gol della squadra catalana.

Un altro precedente riguarda però il Trofeo Gamper. Un torneo calcistico estivo, nato nel 1966 per ricordare la memoria di Hans Gamper, fondatore e presidente del Club. Nel 2011, il Napoli fu invitato dalla società spagnola. Gli azzurri, guidati in panchina dallo stesso Walter Mazzarri, vanno in gol con una splendida rovesciata di Cavani. Tutto è però inutile perché viene fischiato un fuorigioco ad Hamsik. Il Barcellona ritrova la verve e dilaga: 5-0 con reti di Fabregas e Keita, nella ripresa di Pedro e del subentrato Messi (doppietta).

Insomma, il Napoli contro le formazioni iberiche, nelle competizio­ni europee, fa quasi sempre fatica, lo dimostrano i numeri. In 24 confronti la squadra partenopea ha colleziona­to sei vittorie, sette pareggi e undici sconfitte. Un bilancio davvero magro.

I successi sono arrivati solo in casa, perché in Spagna il Napoli, a parte rare eccezioni come la vittoria con il Valencia (5-1 con cinque reti di Daniel Fonseca), non è mai riuscito ad imporsi.

Si spera, ovviamente, in un’inversione di tendenza anche per dare una svolta alla stagione fin qui anonima dopo i fasti dello scudetto.

Europa League Nella stagione 20212022 i calciatori allenati da Spalletti vennero eliminati

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 ?? ?? Amarcord L’ultima sfida di Europa League e, in basso, il gol di Mertens nel 2020 all’andata degli ottavi di finale di Champions
Lo stadio
Amarcord L’ultima sfida di Europa League e, in basso, il gol di Mertens nel 2020 all’andata degli ottavi di finale di Champions Lo stadio
 ?? ?? La partita di ritorno del 12 marzo si giocherà allo stadio olimpico Lluis Companys situato sulla collina del Montjuïc che domina la città, già teatro dell’Olimpiade di Barcellona nel 1992. E non quindi al Camp Nou, lo storico fortino del Barcellona, che diventerà dopo il processo di ristruttur­azione Espai Barça e potrà ospitare fino a 110 mila spettatori. La società spagnola ha chiesto e ottenuto fondi per oltre 1,5 miliardi di euro per ristruttur­are l’impianto.
La partita di ritorno del 12 marzo si giocherà allo stadio olimpico Lluis Companys situato sulla collina del Montjuïc che domina la città, già teatro dell’Olimpiade di Barcellona nel 1992. E non quindi al Camp Nou, lo storico fortino del Barcellona, che diventerà dopo il processo di ristruttur­azione Espai Barça e potrà ospitare fino a 110 mila spettatori. La società spagnola ha chiesto e ottenuto fondi per oltre 1,5 miliardi di euro per ristruttur­are l’impianto.

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