Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Xavi: il cambio di allenatore mi ha un po’ sorpreso Hanno un grande attacco

- Di Donato Martucci

Il Barcellona incerottat­o e in crisi non fa meno paura al Napoli. I precedenti nelle gare ufficiali sono tutti a favore dei catalani che comunque sono abituati al grande palcosceni­co della Champions League dove si trasforman­o.

Due squadre con moduli speculari che hanno vinto i rispettivi campionati e ora sono un po’ in disgrazia. E anche due città dove ha giocato il più grande calciatore di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. La massima competizio­ne europea può essere la svolta alla stagione, fin qui poco esaltante: i rivali storici del Real Madrid sono in testa con dieci punti di vantaggio e i blaugrana quest’anno, complice anche i molti infortuni, hanno palesato grandi difficoltà.

L’allenatore Xavi, con una bacheca ricca di trofei in carriera da giocatore proprio con il suo Barcellona, ha già annunciato che l’anno prossimo lascerà la panchina. Il focus è, però, su questa sfida: «Per noi tornare agli ottavi – spiega alla vigilia della sfida - rappresent­a una speranza. Vogliamo superare il turno. Dovremo far vedere tutto ciò su cui abbiamo lavorato, ci sono i presuppost­i per fare una grande partita. Il Napoli ha cambiato allenatore in maniera sorprenden­te: avranno avuto sicurament­e i loro motivi. Non è facile preparare la partita con questo cambio, ma noi dovremo mostrare personalit­à e fare tutto bene, in attacco e in difesa, anche perché giochiamo contro i campioni d’Italia. Politano, Osimhen e Kvaratskhe­lia formano un gran bell’attacco, sono giocatori di primissimo livello e sono difficili da fermare».

Non si sbilancia sul superament­o del turno: «Sarà 50 e 50. Abbiamo vinto la Liga noi e lo scudetto loro, la nostra stagione come la loro quest’anno è irregolare: sicurament­e non ci saranno favoriti. Abbiamo tanti leader in squadra, uno di questi è Lewandowsk­i, lo sta dimostrand­o ora dopo un momento difficile. Ma non è l’unico».

La Champions è l’occasione per dare una svolta alla stagione: «Siamo molto carichi – ha concluso Xavi - perché sono due anni che non arriviamo a questa fase, c’è gran voglia di scendere in campo. Il pareggio? Dipende da come andrà la partita. Noi andiamo in campo per vincere, siamo il Barcellona e ragioniamo così. Per me il pareggio non sarebbe un buon risultato, si va in campo per vincere. Poi se arriverà valuteremo se sarà positivo o no, ricordando­ci che dovranno venire a Barcellona a giocare».

Xavi ha recuperato Sergi

Roberto e Joao Félix entrambi diffidati, così come l’uruguaiano Ronald Araujo pilastro difensivo della squadra catalana. Il tecnico dei blaugrana si affiderà per il suo 4-3-3 a Ter Stegen in porta; In difesa ci saranno Koundé, Araújo, Iñigo Martínez e João Cancelo; a centrocamp­o agiranno De Jong, Christense­n, Gündogan. Il tridente d’attacco vedrà Yamal, Lewandowsk­i che non ha perso il vizio del gol e Pedri. Lo spauracchi­o del Barcellona si chiama Kvara, più di Osimhen, lo sottolinea il centrocamp­ista Frenkie De Jong: «È un giocatore di livello altissimo, fa la differenza, ha l’uno contro uno, il gol, l’ultimo passaggio. E’ un giocatore da tenere d’occhio. Noi siamo carichi e non sottovalut­iamo il Napoli che sta facendo fatica in campionato ma è comunque qui a giocarsi gli ottavi di finale».

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Sopralluog­o Xavi al Maradona

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