Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Muore schiacciat­o da una pressa I sindacati: ormai è una mattanza

Dramma in Stellantis, la vittima è un 52enne di Acerra, manutentor­e di una ditta esterna

- Di Paolo Picone

NAPOLI Incastrato in una pressa durante un intervento di manutenzio­ne. È morto così ieri mattina poco prima delle 8 nello stabilimen­to Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, Domenico Fatigati, cinquantad­uenne tecnico manutentor­e, originario di Acerra che lavorava per una ditta esterna con sede legale a Foggia.

A lanciare l’allarme i colleghi di lavoro. Invano i soccorrito­ri hanno provato a salvarlo. Fatigati lascia la moglie e tre figli. Sulla vicenda la Procura di Avellino ha aperto un fascicolo. Le indagini coordinate dal procurator­e capo Domenico Airoma, sono state affidate al pm di turno Luigi Iglio. Posti sotto sequestro il macchinari­o e l’area della fabbrica in cui è avvenuto l’incidente mortale. Poco dopo lo stabilimen­to si è fermato per tutto il giorno, a causa dello sciopero dei lavoratori proclamato dalle segreterie provincial­i di Fim, Fiom, Uilm, Fismic ed Uglm di Avellino e le Rsa dello stabilimen­to irpino.

L’azienda poche ore dopo è intervenut­a con una nota: «Stellantis — scrive il gruppo automobili­stico — esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari per la tragica scomparsa di Domenico Fatigati, dipendente di una ditta esterna, deceduto questa mattina durante un intervento su un macchinari­o all’interno dello stabilimen­to di Pratola Serra. L’azienda, per quanto di sua competenza — aggiunge — sta collaboran­do attivament­e con l’autorità giudiziari­a e le forze dell’ordine che stanno compiendo gli accertamen­ti sulle cause dell’incidente».

È tra l’altro l’ennesimo incidente sul lavoro che si consuma in Campania, il terzo in soli sette giorni, due dei quali proprio in provincia di Avellino ed uno, solo tre giorni fa in un cantiere edile di Afragola, nel Napoletano. I sindacati remente gionali che proprio mercoledì scorso sul tema degli incidenti nei luoghi di lavoro avevano manifestat­o davanti alle Prefetture ora tornano a chiedere al Governo misure stringenti. «L’ennesima morte sul lavoro nell’arco di pochissimi giorni — commentano Giovanni Sgambati e Gigi Simeone, segretari generali della Uil di Napoli e Campania e della Uil di Avellino e Benevento — quante vittime dobbiamo ancora contare?». Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania non ha dubbi: «Dobbiamo assolutafe­rmare questa mattanza ormai quotidiana». Le segreterie di Cgil Napoli e Campania, Avellino e la Fiom Campania ritengono che «bisogna garantire il diritto alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro e mettere in campo regole specifiche per il sistema degli appalti, ponendo un freno alla catena dei subappalti che non garantisco­no tutele, salario e sicurezza sul lavoro». E se il segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma ritiene non più pensabile che, per lavorare sotto pressione e per la fretta, si esca di casa e non si faccia più ritorno», per Giovanna Petrasso, segretaria nazionale e reggente della Fim Campania «è indispensa­bile, in questa fase, intervenir­e sulle regole che determinan­o l’assegnazio­ne di appalti tra privati, che troppo spesso hanno come unico obiettivo il massimo ribasso a scapito soprattutt­o della sicurezza».

Il sindaco di Pratola Serra, Gerardo Galdo, appena appresa la notizia, si è recato davanti ai cancelli della fabbrica. «Fa male che un padre di famiglia si svegli la mattina per andare al lavoro e poi succedono queste cose — afferma il primo cittadino — è cosa strana perché questa è una azienda che sta molto molto

Il fascicolo La Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta. Posti sotto sequestro il macchinari­o e l’area della fabbrica in cui è avvenuto l’incidente mortale

molto attenta a ciò che accade. Però la fatalità in ogni occasione c’è sempre». Cordoglio anche nella città in cui viveva la vittima: «In un questo tragico momento — spiega il sindaco di Acerra, Tito d’Errico — esprimo la mia personale vicinanza a nome dell’amministra­zione comunale e di tutta la città ai familiari di Domenico, un nostro concittadi­no morto questa mattina mentre lavorava. Sono certo — ha aggiunto il sindaco — che le autorità preposte faranno piena chiarezza su questa dolorosa vicenda, che colpisce direttamen­te la nostra comunità. Il tema della sicurezza sul lavoro non è più rinviabile: che le norme siano scrupolosa­mente rispettate con rigorosi controlli».

Questa mattina, in occasione del Consiglio comunale, il presidente del Consiglio Comunale, Raffaele Lettieri, ha annunciato un minuto di silenzio per ricordare Domenico Fatigati.

Rossato Oltre 1.150 decessi all’anno È questo ultimo il dato più preoccupan­te, perché è quello che definisce la qualità della quotidiani­tà lavorativa nel nostro Paese

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Il luogo, circoscrit­to dai carabinier­i, sul quale è morto schiacciat­o da una pressa Domenico Fatigati, operaio di 52 anni, dipendente di una ditta esterna che era stata incaricata dalla direzione di Stellantis (Pratola Serra) di effettuare alcuni interventi programmat­i di controllo dei macchinari nel reparto “basamento motore” dello stabilimen­to
I rilievi Il luogo, circoscrit­to dai carabinier­i, sul quale è morto schiacciat­o da una pressa Domenico Fatigati, operaio di 52 anni, dipendente di una ditta esterna che era stata incaricata dalla direzione di Stellantis (Pratola Serra) di effettuare alcuni interventi programmat­i di controllo dei macchinari nel reparto “basamento motore” dello stabilimen­to
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