Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Le seduzioni», ritratto di una Napoli non oleografica
In sala il film di Vito Zagarrio tratto da Lidia Ravera. Nel cast Renzi, Stefanucci, Forte e Cossia
Èuna Napoli elegante, colta e raffinata quella descritta ne «Le seduzioni», per la regia di Vito Zagarrio, da domani in sala. Protagonista è Stefano (Andrea Renzi), direttore editoriale, soprannominato «freezer», perché, a detta di chi lo conosce, «ama più gli aggettivi che le donne con le quali entra in relazione». Separato, «cuore in inverno», un giorno vede piombare in casa Sophie (Amelié Daure), una francese, cameriera dell’ex moglie Sara, partita per una crociera. Stefano, invaso da quella presenza, invita la sconosciuta ad andare via, ma lei prende tempo e, intanto, discreta e silenziosa, cucina, rassetta e mette ordine in casa. Cupido lancia le frecce, il cuore di
Stefano si scioglie, ma lei, all’improvviso, sparisce nel nulla. Ma chi è questa misteriosa Sophie?
Tratto dal romanzo «Le seduzioni dell’inverno» di Lidia Ravera, il regista fiorentino dirige un buon thriller sentimentale, ambientato in una Napoli silenziosa e ovattata. Zagarrio, cita Marcel Carné e Georges Perec, strizza l’occhio a due piccoli gioiellini d’Oltralpe: «Nathalie…» di Anne Fontaine e «Perfidia» di Robert Bresson. I dialoghi sono ben calibrati e, grazie ad un espediente narrativo ben consolidato al cinema (l’arrivo di un ospite inatteso, motore del cambiamento del protagonista) assistiamo all’esplosione di emozioni e passioni ormai sopite in Stefano, che si riaffaccia, entusiasta, alla vita.
Lo notano ben presto, Renata (Iaia Forte), la proprietaria della casa editrice, e i suoi collaboratori Mara (Antonella Stefanucci) e Paolo (Antonello Cossia). Daure è perfetta nei panni della dark lady che seduce e poi manda negli inferi il malcapitato Renzi che, liberatosi dell’aura teatrale, dà vita a un personaggio asciutto e melanconico. A completare il cast Marit Nissen e Serena Marziale.
Prodotto da Silvana Leonardi, Vincenzo Di Marino e Silvia Germiniaini, il film si avvale della pregevole colonna sonora di Paolo Villani.