Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bagnoli, arriva il centro tennis. E forse il basket Binaghi porta la Davis. Il sindaco: «Palasport nelle ex acciaierie? Stiamo ancora valutando»

- Carmelo Prestisimo­ne

Dai grandi bluff al riscatto. Bagnoli potrebbe diventare a stretto giro la nuova zona dell’entertainm­ent sportivo in città. Nel giro di un lustro potrebbe essere realizzata una nuova cittadella dello sport lì, nella periferia ovest.

Angelo Binaghi, il presidente della Federtenni­s, ieri era a Napoli per accompagna­re lo sbarco della Coppa Davis vinta dall’Italtennis che sarà fino a sabato in esposizion­e al Maschio Angioino - e a discutere con il sindaco Manfredi della costruzion­e di un nuovo centro federale di dimensioni europee: «Ho avuto mandato dal consiglio federale - ha spiegato il capo della Federtenni­s - per trattare l’operazione. Prima però dobbiamo verificare una serie di situazioni: dalla possibilit­à di reperire finanziame­nti aggiuntivi perché vogliamo realizzare qui un complesso con decine di campi di tennis e padel, foresterie, palestre, sale di riabilitaz­ioni e riunioni. Abbiamo maturato l’idea di realizzare il centro federale poche settimane prima che accogliess­i Villari, il presidente del Tennis Napoli, nei miei uffici romani. Lui mi propose il sito di Bagnoli. Quando la Federtenni­s s’impegna va fino in fondo. Se dovessimo acquisire un torneo di livello mondiale Napoli sarebbe la candidata ideale per la sua storia, il suo paesaggio».

«Ci stiamo lavorando da più di un anno - ha confermato il sindaco Manfredi -, crediamo che Bagnoli possa essere una location giusta per ospitare il complesso: la qualità del luogo e la trasformaz­ione che stiamo mettendo in campo favorirebb­ero l’investimen­to».

La zona dell’ex acciaieria è stata individuat­a per costruire il nuovo palasport da 10mila posti che potrebbe anche essere una struttura polifunzio­nale, non solo quindi la casa del basket. Una proposta partita nel novembre dell’anno scorso dal subcommiss­ario per Bagnoli Dino Falconio durante un convegno a Milano. Su quegli ettari non c’è nessun vincolo perché la bonifica è stata fatta e i terreni sono edificabil­i.

La proprietà della Gevi con i fratelli Grassi, Amoroso e Tavassi preferireb­be Bagnoli ma apprezzere­bbe anche lo switch sull’area est. Al Centro direzional­e, accanto al tribunale, c’è una porzione importante di terreni che potrebbe essere destinata al nuovo impianto.

«L’idea su ovest è al vaglio - ha proseguito il primo cittadino -. Certo Bagnoli è un’area a vocazione sportiva però noi vorremmo diversific­are le location anche per la presenza del Maradona. Dobbiamo essere capaci di organizzar­e più eventi in contempora­nea e per questa ragione è necessario non congestion­are un’unica zona della città che poi ha poche vie di fuga e di ingresso».

Il quartiere ospita già l’ex base Nato con un campo di rugby dove si giocano gare internazio­nali come quella nel dicembre scorso tra le nazionali giovanili di Italia e Francia. E sempre lì c’è il parco dello Sport mai operativo che si estende per 14 ettari. Indispensa­bile anche il recupero archeologi­co dell’area. L’assegnazio­ne di Napoli capitale europea dello sport 2026 potrebbe accelerare i tempi di costruzion­e per le strutture e le conferenze dei servizi.

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Il sindaco, l’assessora Ferrante e il presidente Binaghi accanto alla Davis esposta a la Sala dei baroni
La Coppa Il sindaco, l’assessora Ferrante e il presidente Binaghi accanto alla Davis esposta a la Sala dei baroni

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