Metamorfosi alla Calzona

Il pari con il Barcellona porta fiducia e l’allenatore ha in mente nuove soluzioni contro il mal di gol

è una macchina da gol, contro il Napoli è stato poco pericoloso rispetto alle ultime apparizioni in Liga.

Calzona aveva chiesto ai suoi ragazzi di essere squadra e avere un’identità, due obiettivi raggiunti. Alla fase di non possesso hanno partecipato tutti, poi con l’energia dei subentranti il Napoli ha messo a posto la gara trovando il pareggio con Osimhen. La fiducia ha consentito agli azzurri d’alzare il baricentro e il pressing soprattutto nell’ultimo quarto d’ora di gara, quando il Napoli ha avuto anche la sensazione di poter vincere. Victor fa la differenza, pur avendo saltato quindici gare è il miglior marcatore stagionale.

La rivoluzione non può avvenire in un giorno e mezzo. Calzona ha spiegato che c’è tanto da lavorare a livello tattico. Il pressing non è stato condotto sempre con armonia e aggressività lasciando ai portatori di palla del Barcellona

la libertà anche di cercare il cambio di gioco.

La fase difensiva parte dagli attaccanti e, se la pressione non viene condotta nel modo giusto, non c’è continuità nel tenere le giuste distanze, uno dei problemi cronici di quest’annata.

L’aspetto più complesso, però, riguarda la fase offensiva. Il Napoli contro il Barcellona ha prodotto un solo tiro in porta e fino al gol di Osimhen non è mai stato pericoloso. La perdita di Zielinski ed Elmas ha sottratto qualità, Traorè, che a Cagliari potrebbe giocare dal primo minuto, può fornire soluzioni anche in collaborazione con Kvaratskhelia. Domenica giocherà anche Mazzocchi al posto di Di Lorenzo squalificato e probabilmente anche Mario Rui al posto di Olivera.

Ngonge ha rimediato un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro, dovrebbe recuperare per SassuoloNapoli. Raspadori non segna