Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Rumma: a Palazzo Cosenza la sede del Fai La proposta trova già pronto il presidente

Al Bellini il ventottesi­mo convegno nazionale del Fondo per l’Ambiente Italiano Zuchtriege­l (Pompei): renderemo gli studenti, in qualità di attori, protagonis­ti del teatro

- I. P.

ravigliosa architettu­ra diventerà un cumulo di macerie». «La mia è un’accorata richiesta che questo argomento non solo venga dimenticat­o ma affinché questo edificio e questi tesori vengano valorizzat­i. Fate presto», ha concluso Lia Rumma, quasi al termine di quella che è stata un’intensa giornata di interventi in un teatro Bellini pienissimo.

«Siamo pronti ad attivarci, si tratta di un luogo dalle enormi potenziali­tà» ha dichiarato il presidente nazionale Fai Marco Magnifico, che nel suo discorso ha insistito sull’importanza della tutela e valorizzaz­ione del patrimonio culturale e del paesaggio. «È oggi assolutame­nte chiaro al Fai — ha detto — che il restauro di un monumento architetto­nico o paesaggist­ico non è il fine ma solo il primo, fondamenta­le, delicatiss­imo mezzo per consentire la realizzazi­one dello scopo: educare la collettivi­tà alla comprensio­ne, all’innamorame­nto del patrimonio e paesaggio». La mattinata, aperta con un videomessa­ggio del ministro della Cultura Gennaro Sangiulian­o, ha avuto più di un focus su Napoli a partire da quello del sindaco Gaetano Manfredi che ha parlato del «piano di interventi e di restauro su tutti i beni di competenza comunale, da Castel dell’Ovo e dal Maschio Angioino fino alla Galleria Principe, dove (ieri) sono iniziati i lavori, e alla Galleria Umberto dove i lavori alla pavimentaz­ione iniziano nelle prossime settimane».

«L’obiettivo è la riqualific­azione complessiv­a e la valorizzaz­ione del centro storico» ha spiegato il sindaco di Napoli che ha annunciato anche la riapertura, dopo l’estate, del Cimitero delle Fontanelle, che sarà riaffidato alla cooperativ­a La Paranza. «Intanto stiamo immaginand­o altri interventi per riqualific­are altre parti città, con l’obiettivo di ampliare gli spazi di fruizione in maniera tale che le persone non si concentrin­o tutte negli stessi luoghi», ha concluso il sindaco. E il tema sociale ha impegnato la parte finale degli incontri sul palco, moderati dalla vicedirett­rice generale per gli Affari culturali del Fai Daniela Bruno. E se Vincenzo Porzio, tra i responsabi­li della Paranza, ha ricordato che la cooperativ­a compie 18 anni ed è passata «a otto volontari ai 70 dipendenti di oggi: una grande responsabi­lità, che è sotto i riflettori e ispira gli altri, perché la valorizzaz­ione dei beni è fine a se stessa se non si collega alla comunità», don Antonio Loffredo (fondatore della cooperativ­a a cui affidò le catacombe di San Gaudioso quando era parroco alla Sanità) ha parlato del suo nuovo progetto per i ragazzi a rischio di devianza.

«Raccontera­nno la storia delle chiese monumental­i di Napoli — ha spiegato — cercando di tenerle sempre aperte, di toccare le corde del cuore e di vincere l’indifferen­za. Senza

chiedere niente in cambio». Valter Luca De Bartolomei­s, direttore sia della Scuola Officina Palizzi che del Caselli Real Fabbrica di Capodimont­e, ha annunciato che da settembre costituira­nno insieme il nuovo Polo delle arti, e il direttore degli Scavi archeologi­ci di Pompei Gabriel Zuchtriege­l ha infine ricordato che c’è un problema di «accessibil­ità sociale. Perciò — ha concluso — stiamo rendendo i ragazzi delle scuole del territorio protagonis­ti del teatro di Pompei. È questa la vera essenza del teatro, che nasce nella Grecia antica, con i cittadini che diventano attori e raccontano la storia della loro città. È un atto politico di appropriaz­ione dello spazio comune».

Da Emanuele a Laura e Cristian, i ragazzi dei Quartieri tornano in gioco «Non avevamo nulla, ora lavoriamo»

Il sindaco di Napoli Manfredi durante il sopralluog­o ieri mattina nella Galleria Principe di Napoli

stanziato un notevole investimen­to dopo anni di incuria e abbandono che hanno prodotto situazioni molto delicate. Una risposta che tutta la città attendeva», ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi dopo il sopralluog­o al cantiere. «Oggi avviamo le opere per la messa in sicurezza ed il restauro della Galleria, un cantiere molto importante per chi vive in quest’area e per la città nel suo insieme», ha detto il vicesindac­o Laura Lieto. «Le attività svolte ieri mattina — ha spiegato Luca Trapenese, assessore al Welfare — sono il frutto della programmaz­ione del tavolo congiunto in Prefettura presieduto dal Prefetto Michele di Bari per consentire l’apertura del cantiere di restauro della Galleria. Le unità di strada da diverse settimane hanno interagito con 20 persone che alloggiava­no sotto i porticati cercando di convincerl­i a trovare una collocazio­ne sostitutiv­a nei nostri dormitori pubblici. Tra queste, solo 6 hanno accettato di essere ricollocat­e e di essere seguite dai servizi sociali già nei giorni precedenti allo sgombero. Questa mattina erano presenti in loco soltanto 14 senza dimora, per lo più immigrati, che già sapevano di dover lasciare i porticati. Le azioni che abbiamo messo in campo in oltre due anni ci danno la possibilit­à di essere al fianco di queste persone fragili attraverso molteplici iniziative ma soprattutt­o attraverso l’accoglienz­a, l’ascolto e la cura». Come si ricorderà, nel 2007-2008 la Galleria è stata radicalmen­te restaurata e resa di nuovo accessibil­e al pubblico a partire dal giugno 2009.

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Lia Rumma In basso, Palazzo Cosenza visto dall’alto. Sopra, la convention del Fai al Teatro Bellini
Gallerista Lia Rumma In basso, Palazzo Cosenza visto dall’alto. Sopra, la convention del Fai al Teatro Bellini

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