Corriere del Mezzogiorno (Campania)
MOSTO SACRO Il Gragnano di Sabatino è un esempio di equilibrio
Sorsi & risorsi
Tra i primi vini della vendemmia 2023, troviamo nelle enoteche e nei ristoranti i Gragnano. Generalmente il periodo di uscita coincide con il Carnevale. Sono, del resto, i vini giusti per accompagnare la lasagna. Ora che il Carnevale e la lasagna sono alle spalle, non dimentichiamo naturalmente il Gragnano, con il gemello eterozigote Lettere, vero e proprio monumento dell’enologia italiana, relegato troppo spesso nel dimenticatoio probabilmente per l’apatia degli amministratori locali dell’area dei monti Lattari che non hanno mai spinto per la valorizzazione in sinergia con l’altro gioiello dell’agroalimentare che è la Pasta Igp. Mi chiedo quale altro comune italiano possa vantare due specialità a marchio, una liquida, l’altra solida, come appunto quello di Gragnano? Ricordo che un sindaco del passato (del quale è inutile ora fare il nome) si fece promotore di un’associazione, che chiamava erroneamente consorzio, nella quale dovevano confluire esclusivamente i produttori di Gragnano che avessero cantina e vigne nel comune. Ignorando che i confini previsti dal disciplinare della sottozona di riferimento non coincidevano col suo bacino elettorale, ma includevano anche il comune di Pimonte e parte del territorio, le zone collinari, di Castellammare di Stabia. Tra i produttori più seri della zona c’è sicuramente Mariano Sabatino, che ormai si avvale dell’apporto della figlia Erika che ha da poco concluso gli studi in enologia. Le uve per il suo Gragnano provengono in prevalenza dalle località gragnanesi di Aurano e Caprile, particolarmente vocate. Svanita in fretta la purpurea schiuma, il vino presenta un bel colore rubino intenso, con screziature viola. E la viola apre il bouquet composto da lamponi, prugne mature e secche, sorbe. Il sorso è agile e gratificante, senza eccessivo sbilanciamento abboccato. Finale lungo e pulito. Perfetto sugli ziti al ragù, sul peperone imbottito, sulla parmigiana di melanzane.