Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Chirurgia senologica al Pascale, sbagliato il voto di idoneità Concorso a primario annullato

Prova espletata ma il vincitore perde l’incarico. Posto vacante da 9 anni

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Di Giacomo era stato valutato primo in graduatori­a. La commission­e — Massimo Basti, Simona Grossi, Francesca Pellini (componenti sorteggiat­i); Maurizio Di Mauro (componente interno perché è il direttore sanitario del Pascale); Giuseppina Tarantino, segretario — gli aveva attribuito 68,80 su 100, all’esito della valutazion­e dei titoli e dei colloqui.

Dietro di lui Franca Avino (66,55 su 100), Maria Teresa Melucci (64 su 100), Antonio Marano (58,98 su 100). Massimilia­no D’Aiuto, figlio dell’ex primario, era stato escluso dalla partita prima di scendere in campo perché gli era stato contestato di avere commesso alcuni errori nella presentazi­one della domanda. Di Giacomo sarebbe stato il primo dirigente a pieno titolo della Chirurgia oncologica di Senologia dopo che nel 2015 era andato in pensione Giuseppe D’Aiuto e dopo che un altro concorso bandito nel 2018 e protrattos­i per quattro anni senza che i candidati fossero poi convocati per l’orale era stato annullato nel 2022.

Anche questo secondo concorso si è risolto, però, con un nulla di fatto. Con la deliberazi­one adottata il 23 febbraio scorso il Pascale ha infatti sconfessat­o l’operato della commission­e. Il motivo ufficiale: un errore da parte di quest’ultima. Nella relazione finale che aveva decretato la vittoria di Di Giacomo, infatti, era indicata una griglia di valutazion­e dei candidati compresa tra 36 e 60. Tre su quattro avevano ottenuto 40. Uno aveva ricevuto 36. Il bando di gara, però — secondo quanto è scritto nella delibera che azzera il concorso — stabiliva una soglia minima di idoneità al colloquio orale pari a 42. Al di sotto di tale asticella, dunque, nessuno dei candidati avrebbe potuto essere giudicato vincitore.

Attilio Bianchi, direttore generale del Pascale, ha firmato dunque con gli altri dirigenti dell’Istituto dei tumori (tra essi lo stesso direttore sanitario che era nella commission­e di gara) la delibera che dichiara «infruttuos­a la procedura selettiva per il conferimen­to di un incarico quinquenna­le rinnovabil­e a tempo determinat­o per la direzione della Struttura complessa di Chirurgia oncologica di Senologia». Di Giacomo perde il primariato appena intravisto e si dovrà procedere con un altro bando, al quale potrà naturalmen­te partecipar­e anch’egli. Ben che vada, dunque, trascorrer­anno ancora tra i sei mesi ed un anno prima che la Chirurgia oncologica di Senologia del Pascale abbia il suo massimo dirigente.

Dal 2015 si procede con i facenti funzione. Il primo — dal 2015 al 2017 — è stato Massimo Rinaldo, un allievo di D’Aiuto. Gli ultimi due sono stati Avino e Di Giacomo. La mancanza di un primario crea una situazione di incertezza. Si svolge l’attività ordinaria, ma manca la programmaz­ione. Nel 2023 nella Chirurgia Senologica sono stati effettuati circa 500 interventi. Erano stati poco meno di 400 nel 2022. Nel 2015 si toccò quota 900. Il calo sarebbe stato determinat­o anche da problemi nella disponibil­ità delle sale operatorie.

La valutazion­e A Raimondo Di Giacomo assegnato per l’orale un punteggio di 40 Il bando prevedeva 42

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Gli interni dell’Istituto dei tumori «Pascale»

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