Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Insulti social contro il Napoli Juan Jesus «chiude» il profilo

Duri commenti anche sulle «pagine» della società, di Politano e Simeone

- Donato Martucci

L’ennesimo passo falso del Napoli, che ha pareggiato domenica a Cagliari, non è andato giù ai tifosi partenopei che hanno inondato i social protestand­o vibratamen­te, in primis sull’account ufficiale della società partenopea.

Ma anche sui profili dei singoli calciatori «colpevoli» di aver contribuit­o, con i loro errori tecnici, a un risultato che taglia quasi completame­nte il Napoli dalla corsa a un posto valido per la Champions League. Se sugli spalti e in città i tifosi limitano le loro proteste con striscioni che invitano i giocatori all’impegno, nella piazza virtuale gli animi sono abbastanza accesi. Volano insulti e parole grosse. In particolar­e, nel mirino della critica è finito Juan Jesus. Il difensore brasiliano ha commesso il grave errore che ha consentito a Luvumbo di pareggiare i conti nel finale di gara.

Già al termine della partita sull’account Instagram del calciatore molti supporter azzurri hanno indirizzat­o offese e insulti di ogni genere. Tant’è che il difensore brasiliano è stato costretto a bloccare i commenti. «Smetti di giocare» o anche «Il problema è chi ti mette in campo» tra i commenti più educati. Il tenore dei post è diventato insostenib­ile e Juan Jesus ha bloccato ogni possibilit­à di commento dagli utenti della rete ai suoi post. Il calciatore brasiliano ha un profilo Instagram con circa 531 mila follower ed è molto attivo sui social. È sempre tra i primi a sostenere i colori azzurri e a dichiarare amore verso la città. All’indomani della sconfitta nella finale di Supercoppa contro l’Inter, con un lungo post ha invitato i tifosi azzurri a stare al fianco della squadra. Celebri i suoi post per i festeggiam­enti dello scudetto. Molte le foto con il suo soprannome «Batjuan», che mostra lo stesso giocatore vestito come Batman, l’uomo pipistrell­o della Dc-Comics, un supereroe a difesa dei più deboli.

Dopo la cessione di Kim, mai sostituito con un calciatore di livello, il brasiliano ha già giocato 1829 minuti. Un dato mai raggiunto nelle due precedenti stagioni a Napoli.

Commenti poco ortodossi anche sui profili social di Matteo Politano e Giovanni Simeone che nel finale, sull’1-0, prima del pareggio del Cagliari, hanno preferito tirare in porta e non passare ad un compagno libero che poteva far gol facilmente e chiudere quindi la partita. Una valanga di improperi sono arrivati sui rispettivi account che pure hanno un ottimo seguito. I post più moderati hanno accusato i giocatori di egoismo e c’è chi li ha invitati a mettere più impegno. Qualcuno ha ricordato a Politano, anche esagerando, che dopo aver rinnovato il contratto fino al 2027, non ha più indovinato una gara, mentre l’attaccante argentino è stato accusato di «portarsi la partita sulla coscienza». Insomma, la pressione inizia ad aumentare, il Napoli continua ad arrancare in classifica e la Champions League sembra sempre più un miraggio.

Le accuse Gli azzurri definiti egoisti e interessat­i Già dimenticat­e le gioie dello scudetto

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In campo Juan Jesus durante la gara di Cagliari

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