Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Riabilitazione, recuperati 31 milioni liquidati illegittimamente ai privati»
La Corte dei conti: la concorrenza aumenta la spesa sanitaria, occorre tutelare il servizio pubblico
già di per sé indici significativi della riferita fragilità del sistema delle autonomie locali campane».
Anche Antonio Giuseppone, il procuratore regionale, nella sua relazione ha dedicato un passaggio significativo alle questioni della materia sanitaria. «L’attività istruttoria svolta dalla Procura
lo scorso anno — ha ricordato — ha permesso di recuperare nelle casse delle Asl campane oltre 31 milioni di euro illegittimamente liquidati in favore di strutture private riabilitative ed 1,3 milioni di euro per liquidazioni di fatture in favore di strutture sanitarie convenzionate, a fronte della mancata sussistenza delle condizioni». Numeri che hanno dato spunto ai consiglieri regionali dei 5Stelle di lanciare un affondo nei confronti del presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca: «Dichiara che la Campania è la prima regione in Italia per i risultati prodotti in relazione alla gestione del bilancio e ne desumiamo che non abbia ascoltato l’allarme della Corte dei Conti, che evidenzia il grave problema dei controlli sulle prestazioni erogate dalle strutture private accreditate».
Michele Oricchio, il presidente della sezione giurisdizionale regionale della Corte dei Conti, ha rilanciato le preoccupazioni sull’autonomia differenziata: «Una operazione di ingegneria istituzionale a causa della quale intere zone sarebbero condannate a restare senza risorse, mentre peraltro si susseguono condoni più o meno mascherati, i quali premiano i contribuenti più infedeli, in un contesto di notoria e persistente evasione fiscale». Nel 2023, ha ricordato Oricchio, «sono stati tratti a giudizio innanzi alla
Sezione 88 convenuti e, all’esito dei relativi dibattimenti, ne sono stati assolti 18 e condannati 70. Le sentenze di condanna hanno raggiunto un ammontare complessivo di 11.630.787 euro. Si è registrato un maggiore ricorso allo strumento deflattivo del rito abbreviato grazie al quale, nel corso dell’anno 2023, è stata recuperata immediatamente alle casse degli enti pubblici danneggiati (specie Università) la ragguardevole somma di 295.801 euro a seguito dell’emanazione di 9 decreti e 3 sentenze». Nel 2023 il contenzioso ha riguardato in prevalenza frodi comunitarie, specie nel settore della pesca; accessi abusivi al sistema informatico; danno alla immagine della pubblica amministrazione per reato od assenteismo».