Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sprazzi di vero Napoli
vingstone e pronunciò la famosa frase, però allagato è. Ma è acqua fortunata: tre gol di Victor Osimhen, due di Kvara, uno di Rrahmani, sei del Napoli, un avversario dominato e forse inconsistente su questo punto, è scarso l’avversario o siamo forti noi, è in corso una querelle da decenni. Però una cosa è certa: il Napoli si è tolto polvere e de
di dosso, è diventato ordinato nel gioco, disciplinato sugli errori. In Emilia abbiamo visto una squadra, non il gruppo di sbandati di tante partite di quest’anno.
Piove sui giusti e sugli ingiusti, sui napoletani e sugli emiliani, in uno stadio per metà vuoto perché il mercoledì alle sei del pomeriggio le persone oneste nelle regioni operose lavorano ancora o hanno appena smesso. Comunque tempo da lupi e campo mal ridotto. Nelle chat prepartita gli anziani tifosi sono unanimi: «adda venì maggio», «butta a finire» questa stagione infame e persa sotto ogni aspetto, perché al miracolo del quarto posto, giustamente, nessuno crede più. Dalla curva di Reggio si sentono invece gli ultrà. Loro hanno questa salute di ferro, non li ferma niente e non gli cala mai la voce e dopo il quarto gol comincia una danza tribale di gioia. Bastava poco.
Verrebbe da dire: ma allora a pallone ci sapete ancora giocare e allora dove vi eravate nascosti? Il primo tempo è un dominio napoletano, con l’eccezione di un tiro in porta di Racic che però entra e mette il Napoli sotto. Per qualche minuto il coro degli anziani tifosi ha la forza di quello del Nabucco: «Adda venì maggio». Però non è il solito copione, il Napoli non si scioglie come un ghiacciolo, non torna ai vizi bizantini di quest’anno, al possesso palla inutile. Ha ritrovato, udite udite, la verticalità e il gol. Aveva dominato il
A Sassuolo si rivedono squadra e verticalizzazioni Sei gol segnati, ma è ancora presto per illudersi
primo quarto d’ora e rimane sotto choc per quattro o cinque minuti. Poi infila tre gol in tre minuti e sembra di rivedere un video dell’anno scorso, forse complice un avversario che, segnato il vantaggio, ha pensato di non dover più difendere.
Il Sassuolo è davvero messo male, dispiace, ma qui dobbiamo pensare ai fatti nostri ché il fronte continua a bruciare. Gli anziani tifosi vedono messo in crisi il loro catastrofismo, vincere fa bene alla salute. Prosit per il Napoli.