Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Birreria Löwenbräu, sopralluogo della Soprintendenza
Gli affreschi in pericolo. I locali dell’Hotel del Londres potrebbero essere dichiarati di «interesse storico»
NAPOLI La Soprintendenza si occuperà degli affreschi della storica Birreria Löwenbräu ospitata al piano terra dell’Hotel de Lonmitato
Portosalvo, Antonio Pariante, che aveva chiesto un intervento immediato per salvare i dipinti del pittore austriaco Anton Babien, fotografati pochi giorni fa, per la prima volta dopo anni, durante i lavori di smobilitazione degli ex uffici dell’Anagrafe comunale che era stata ospitata negli antichi locali per concessione del Demanio.
Gli affreschi appaiono provati dall’umidità e dall’incuria e se non ci sarà un intervento immediato di tutela e restauro andranno persi. Non si tratta di capolavori ma della preziosa testimonianza di un periodo storico molto particolare per Napoli, dall’epoca
Liberty al secondo Dopoguerra. La Birreria Löwenbräu è stata, negli anni Trenta del secolo scorso, punto di riferimento di intellettuali e anche di antifascisti, malgrado la accordi molto più lunghi, o forme di riduzione del debito».
E Savino che dice? «Vedo a Napoli uno straordinario successo e un risultato, vedo una città viva, piena di cantieri. La capacità del sindaco di movimentare la sua città e l’economia deve essere in maniera obbligatoria supportata dal governo, quindi massima disponibilità», le parole della sottosegretaria a margine dell’incontro con sindaco e assessore alle Finanze, Pier Paolo Baretta. «Il Patto per Napoli va molto bene, è un modello che dobbiamo prendere ad esempio. Ci sono dei temi che vanno affrontati. Ad esempio abbiamo parlato prima con l’assessore e con il sindaco rispetto all’utilizzo dell’avanzo — conferma la sottosegretaria — che è un tema importante e non comporta naturalmente la necessità di trovare le coperture che ormai sono un po’ la parola d’ordine del Mef. Ci sono sistemi che possono essere messi in campo per agevolare i Comuni». Quindi? «La mia disponibilità è massima, perché credo fortemente nei Comuni, quindi massima apertura e massima disponibilità».
Insomma, parole, pronunsua atmosfera di chiaro stampo bavarese, land dal quale in quegli anni e in quelli immediatamente precedenti, era partita la scalata al potere di Hitler in Germania.
La Birreria Löwenbräu si trova al piano terra dell’Hotel de Londres, l’immenso edificio ormai svuotato e inutilizzato, tranne che per poche stanze che ospitano gli uffici del Tar che coprono appena lo 0,1 per cento della superficie totale. Questo per concessione del Demanio delle Finanze dal 1980, anno del terremoto.
Nel luglio del 2023, l’Unione degli industriali di Napoli aveva chiesto al Governo, con una lettera-appello del presidente ciate nel pieno di una campagna elettorale per le Europee che si sta prefigurando molto agguerrita, che non sembrano venir fuori da un’esponente del governo Meloni ma da un’alleata del sindaco. Sicuramente, clima molto diverso rispetto a quello che regna tra governo e governatore De Luca, dove le accuse reciproche sono ormai quotidiane.
Si incastrano in questa cornice le parole di Manfredi — che in tanti danno candidato del centrosinistra alle Regionali 2026 — sui toni utilizzati da De Luca, la cui vicinanza ormai si misura solo nella condivisione della battaglia per l’Autonomia differenziata. «Chi rappresenta un’istituzione — dice — deve lavorare per raggiungere degli obiettivi che sono nell’interesse collettivo. Alla base del rapporto istituzionale c’è la lealtà che, come ho detto più volte, deve avvenire da tutte e due le parti, dall’istituzione locale e dal governo centrale». Manfredi batte sull’importanza del «dialogo», che definisce «uno strumento fondamentale», perché «poi sono i risultati che misurano l’efficienza delle azioni». Tutto torna. Costanzo Jannotti Pecci, che l’immenso e bellissimo edificio situato nel cuore di piazza Municipio, di fronte alla Porta del Mare e al Maschio Angioino, tornasse ad essere un albergo, come lo era (e di gran lusso) a inizio del Novecento. Una iniziativa che aveva trovato favorevole anche il sindaco Manfredi. Poi più nulla.
Ora nella vicenda potrebbe intervenire la Soprintendenza che dopo il sopralluogo potrebbe anche dichiarare i locali di «interesse storico» e imporre la tutela e il restauro dei dipinti.