Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pressing alto e passaggi a due tocchi Ecco cosa è cambiato con la cura Calzona Dopo Sassuolo la squadra cerca la conferma, soprattutt­o nel gioco, anche con la Juve

- Di Ciro Troise Donato Martucci Ciro Troise

cambiato mentalità con il pressing, il palleggio veloce, la capacità di riempire l’area. Nei primi due gol, che hanno ribaltato il vantaggio di Racic, c’è un po’ di tutto: lo sviluppo del gioco sulle catene laterali, l’inseriment­o dei centrocamp­isti nei tempi giusti, l’accompagna­mento della proposta del Mondiale tra Argentina e Francia. Bisognereb­be sedersi a un tavolo e riflettere, ma il nostro è un grande circo in cui non ti puoi fermare a pensare e quindi non puoi ribellarti». Il presidente non ha mai abbandonat­o l’idea della Superlega, che potrebbe essere l’ancora di salvataggi­o qualora il Napoli non dovesse centrare la Champions o il Mondiale per Club: «Sarò favorevole alla Superlega ha spiegato - solo se sarà in grado di essere democratic­a, solo se ci si entrerà per merito e non per pedigree. Loro hanno promesso di essere operativi dal 2025. Chi vivrà vedrà». Il anche con i difensori centrali, la rapidità nel palleggio che spesso si è sviluppato con i due tocchi.

Il Napoli ritrova le sue certezze se comanda la partita e, infatti, nonostante la stagione balorda è la squadra che completa più passaggi in serie A e anche con la percentual­e più futuro di Osimhen è lontano da Napoli e il patron lo ha fatto capire, ma del resto i tifosi sono rassegnati a non vederlo l’anno prossimo con la maglia azzurra: «È un grandissim­o giocatore ma si sa: Napoli è un posto fantastico, ci sono alcuni giocatori che si sono innamorati e ci sono rimasti come Hamsik per 11 anni. O come altri per otto anni. E ce ne sono altri che sono attratti dal Real Madrid, dal Psg, dall’Arsenal, dal Manchester City, dal Chelsea. Quindi non puoi fermarli, soprattutt­o quando hanno una clausola rescissori­a con cui possono essere acquistati». E aggiunge: «È una alta in termini di precisione (92.1%).

Per avere il controllo del gioco, il Napoli ha bisogno di essere squadra, di curare le distanze in campo tra i reparti, uno dei problemi che ha attraversa­to l’annata degli azzurri. Nel primo tempo di ieri anche, prima che il Napoli dioffensiv­a cifra molto alta (130 milioni di euro, ndr). Partirà? Vedremo. I soldi sono l’ultimo problema del Napoli. Abbiamo sempre fatto ottimi acquisti in passato. Lo faremo anche in futuro. Quando vedi un giocatore andare via è come un figlio. Sei felice anche se questo figlio ha un successo fantastico ovunque».

Ne ha anche per gli agenti: «Sono il cancro del calcio - dice dei procurator­i -. La classe arbitrale, invece, dovrebbe dipendere dai club, con cui dovrebbe dialogare perché non sia una casta ma dei collaborat­ori. E non esiste che un arbitro espella un allenatore. Il calcio sembra una barzellett­a per questo».

Infine, una puntura di spillo agli storici rivali della Juventus a pochi giorni dalla sfida del Maradona: «Se dovessimo battere il Barcellona e poi fare una vittoria o un pareggio, di diritto dovremmo andare noi al Mondiale per club e non la Juventus. Ma penso che il Napoli dovrebbe andarci comunque, perché se la Juve è fuori dalle coppe europee non dovrebbe essere ammessa al Mondiale per club». lagasse, il Sassuolo ha prodotto delle ripartenze che potevano essere pericolose. La crescita riguardo allo spirito di squadra, alla compattezz­a è stata evidente, basta ricordare le rincorse forsennate di Politano e Kvaratskhe­lia per aiutare i compagni nella fase di non possesso.

Calzona nella sua prima conferenza stampa si è posto come obiettivi far diventare il Napoli una squadra a cui dare un’identità precisa. A Reggio Emilia questo lavoro è sembrato diventare realtà, ora deve trovare continuità. La crescita sotto il profilo tattico è netta, poi incide la qualità dei singoli. Osimhen, toccando quindici palloni durante l’intera gara, ha realizzato tre gol, con Kvara può cambiare l’inerzia delle partite.

La sfida contro la Juventus può rilanciare il Napoli nella lotta per garantirsi l’accesso alle coppe europee, anche alla Champions League consideran­do la possibile opportunit­à del quinto posto grazie al ranking.

Nel prossimo weekend c’è Atalanta-Bologna, uno scontro diretto che potrebbe favorire gli azzurri e anche la Lazio e la Fiorentina hanno gare complicate rispettiva­mente contro il Milan in casa e il Torino in trasferta.

Mancherann­o Ngonge e Cajuste, che dovrebbe recuperare per la trasferta di Barcellona dalla distrazion­e di primo grado del muscolo semitendin­oso della coscia destra. Il centrocamp­ista svedese non verrà rischiato prima anche perché in Champions, a causa dell’esclusione di Zielinski, il Napoli ha la mediana a corto di soluzioni. Pensieri che riguardano il futuro, prima c’è la Juventus al Maradona.

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La festa del Napoli dopo la vittoria a Sassuolo dove
Goleada La festa del Napoli dopo la vittoria a Sassuolo dove

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