Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Audiovisual Hub, lezioni di cinema
Dalle serie tv ai film, dagli spot ai videoclip, dai programmi televisivi ai filmati istituzionali si contano circa 150 produzioni all’anno made in Campania che confermano quanto la regione, con la sua creatività, ricopra una posizione cruciale nel mercato audiovisivo nazionale.
Pensiamo ad un esempio concreto: Audiovisual Napoli Hub, un percorso di formazione teorico-pratico gratuito e di alto profilo finalizzato all’inserimento lavorativo dei giovani nel mondo delle professioni del cinema e dell’audiovisivo. Il progetto - promosso da Altra Napoli e Apogeo - ha vari finanziamenti privati ed è destinato a 80 giovani tra i 18 e i 29 anni a rischio di marginalità culturale ed economica della Città Metropolitana di Napoli.
Con loro anche degli studenti universitari, insieme per sopperire all’assenza sul territorio di strutture capaci di rispondere all’aumento della richiesta di maestranze necessarie alla complessa macchina produttiva nel campo dell’audiovisivo e per favorire l’inclusione sociale di giovani che vivono in condizioni di disagio e di marginalità per inserirli nel mercato del lavoro.
Questa sintesi nasce probabilmente dal fatto che proprio l’incontro tra chi firma questo intervento, una docente di comunicazione e un regista, ha permesso di ideare questa ambiziosa iniziativa, che mescola più visioni e mondi: il terzo settore, qui rappresentato dagli enti promotori che da anni contribuiscono al miglioramento della città - ne è prova il riuscito esperimento sociale del rione Sanità di Napoli, divenuto esempio di riscatto sociale e rigenerazione culturale - e l’accademia, con il Dipartimento di Scienze Sociali, tra i più dinamici e innovativi poli dell’Università Federico II di Napoli. Questo incontro, dunque, tra persone ed esperienze, saperi e competenze, pubblico e privato, potrebbe essere un esempio strategico di sinergia virtuosa a cui guardare.
Viene spontaneo, allora, spingersi oltre e augurarsi che sia l’inizio di un discorso più ampio che riguardi non solo gli obiettivi di formazione e placement inerenti a questa fase di questo specifico progetto ma anche una riflessione sulla necessità di accompagnare alle competenze tecniche quelle culturali e, nel caso di Audiovisual, all’alfabetizzazione visuale.
D’altra parte, le immagini sono il luogo che tutti abitiamo e con le quali quotidianamente ci confrontiamo. La loro pervasività è innegabile. Ogni due minuti vengono scattate più foto di quante ne siano state prodotte in tutto il XIX secolo. Ogni mese vengono immessi nel web 93 milioni di selfie, oltre 1000 al secondo, e miliardi di video, siano essi frammenti appartenenti a produzioni precedenti o materiali originali. Il termine postproduzione racconta in modo emblematico del rapporto che oggi abbiamo con le immagini caratterizzato dall’appropriazione, rielaborazione e condivisione di contenuti visuali quasi sempre preesistenti. Siamo tutti, di fatto, cittadini di questo tempo, operatori dell’audiovisivo.
In questo senso, Audiovisual Napoli Hub ci auguriamo diventi uno spazio-luogo nel quale studiare e creare le immagini attraverso un approccio olistico che, a partire dalle tecniche di produzione, manipolazione e postproduzione, possa promuovere approcci consapevoli alla loro «lettura», comprensione e utilizzo. Un linguaggio «sensuale» da imparare attraverso strumenti teorici e pratici che trasformi quel punctum, quella ferita, in feritoia culturale e al contempo sociale. Ma anche e soprattutto in relazioni produttive, occupazionali e competitive sul mercato.